Da dove viene il male?

Se tutto proviene da Dio e Dio non ha certo il male in sé, allora questo male da dove proviene?

24/06/2020
Angelo, non meglio identificato, in un msg che ho dovuto abbreviare,  mi internetta: «Dio è perfetto e non ci può essere alcun male in Lui. Gli angeli (buoni e cattivi) li ha creati Lui... Ma, allora, il male da dove viene?» e aggiunge: «da dove il dolore? DIO è amore, ci si dice; ma se è amore, come mai il creato è nello stato in cui si trova? perché il demonio esiste ancora? Dio NON ha padronanza su di Lui? cosa aspetta a liberarcene? (…) non è (non mi prenda per .. blasfemo..!) che questi angeli non gli sono venuti bene? e se non gli sono venuti bene, perché ha ripetuto l’esperimento con l’uomo? in fondo, il demonio non è stato tentato da nessuno (non esisteva un altro demonio prima di lui)» e conclude: «Si dà tutto per scontato, si pensa che, usciti dalla fase adolescenziale, uno non si ponga più domande...  Eppure la ns. religione è piena di “misteri”, “misteri” naturali e “misteri” aggiunti (si  pensi ai vari dogmi...). Sono cose da “prendere o lasciare”? (…) la gente NON compra più a scatola chiusa...».
 
Rispondo volentieri, soprattutto a uno come Angelo, che pur sentendosi cattolico convinto e praticante, è turbato nella sua fede, e (dico io) non sempre a torto, da problemi reali come quelli che ho cercato di individuare nel suo msg.
Voglio dire subito che non è vero che la gente non compera  più a scatola chiusa; certo per le cose di Chiesa s’è persa molto della fiducia che c’era una volta. Ma questo è avvenuto, proprio perché la campagna secolaristica fatta ad arte dai mass media, e che la gente compera a scatola chiusa - questa sì - anche in Italia, ha corrotto la sana mentalità d’un tempo. Basta vedere quello che succede anche tra i cattolici e preti, frati e monache, che, a scatola chiusa, fanno perfino dire al Papa quello  che Egli non ha detto. Che la gente non comperi più a scatola chiusa (mentre è convinta di esserlo) è quel poco che anch’io cerco di ottenere con l’aiuto di Dio  e di queste mie modeste «prediche».
 
Allora, rispondo.
Anzitutto, occorre dire che cos’è il male. E’ il primo punto da chiarire.
Il male è un buco nel muro: non è un’entità positiva, bensì un’entità negativa. Esiste il muro, che è entità positiva; ma il buco non esiste: è il muro che in quel punto non esiste, quindi il buco è un’entità negativa. 
Siamo abituati a dire: «Un buco quadrato o tondo», ma non è il buco a fare la figura; è il muro mancante a fare o il rettangolo o il quadrato o il cerchio.
È un concetto fondamentale.
Al posto del muro, mettiamo l’azione umana (poi vedremo come vale per gli angeli). L’azione è ciò che esiste: l’azione è buona, quand’è conforme al piano di moralità tracciato da Dio; quando non lo è, è cattiva, è male; cioè è un’azione che, per libera volontà di chi la compie, manca di quella qualità «morale» che dovrebbe avere; come un muro che non esiste dove c’è il buco; come una gamba che non esiste (forse è esistita, ma adesso non c’è più) lì dove dovrebbe esserci. E se non c’è la bontà che ci dovrebbe essere, la colpa è dell’uomo che deliberatamente ha voluto che non ci fosse.
Attenti, però: il male esiste sui tre piani: fisico, psicologico, morale. Non confondere quindi il dolore col male morale. Qualsiasi tipo di male, comunque, esiste sempre come entità  negativa; cioè esiste nel senso che l’entità positiva (corpo o cosmo per il piano fisico; stato d’animo di sensazione o sentimenti o situazioni per quello psicologico; stato di coscienza nell’agire per il piano morale) manca di qualcosa che dovrebbe avere e il male è sempre quell’entità positiva, che però manca di qualcosa che dovrebbe avere: sempre buco nel muro.
Diverso, ovviamente, per ciascuno dei tre piani; ma sempre assenza di qualcosa che lì potrebbe o dovrebbe esserci. Tutto il discorso del nostro Angelo si riferisce al male morale e la risposta che stiamo dando si riferisce a questo tipo di male. Anche per gli altri tipi di male, occorre pur dare una risposta che non è sempre così semplice.
Ma vedremo.
 
In secondo luogo (siamo sempre sul male morale), vediamo – per dir così – l’esigenza del creato, dal cosmo agli angeli.
Dio, infinita bontà e infinita bellezza – per dir così – ha sentito il bisogno di diffondere fuori di sé questa bellezza e bontà (caratteristica propria della bontà è la tendenza a diffondersi: «bonum est diffusivum sui»): è il discorso enorme e meraviglioso della creazione. Lo limito alla parte che qui ci interessa.
Dio – come dice anche il nostro interlocutore – è Amore, infinito e purissimo: non può tollerare che gli esseri dotati di intelligenza e di libera volontà non rispondano con amore al Suo Amore; essendo infinita libertà non vuole essere circondato da servi, bensì da amici (cfr il Vangelo). Tutte le creature dotate di intelligenza, quindi, devono scegliere liberamente tra Amare e non amare.
Tanto è vero che per gli angeli — esseri puramente spirituali e quindi fissati per l’eternità nello stato di beatitudine, incapaci quindi di scegliere tra l’amare e il non amare perché fissati nell’Amore –  Dio ha stabilito un istante (ma cos’è un istante dell’eternità?) in cui potessero scegliere. Satana o Lucifero (non sappiamo se come singolo o singoli oppure come capostipiti di schiere angeliche) hanno scelto: «Non servirò» e sono stati piombati nell’eternità del non amare, quindi nell’odio per Dio e per tutto il Suo creato, in primo luogo per l’uomo che ha per natura la possibilità di scegliere in ogni istante della sua vita cosciente.
Questa è appunto la diversità tra l’angelo e l’uomo: il primo ha avuto un istante (ma, ripeto, cos’è un istante dell’eternità?), l’uomo ha la possibilità di scegliere a ogni istante  della sua vita cosciente. Ma pur in diverse modalità, è valso e vale il principio dell’Amare.
 
Detto questo, vediamo punto per punto.
1. Dio evidentemente non è l’autore del male degli angeli, bensì è l’autore del loro essere angeli. Sono loro gli autori della loro sventura, cioè del male, perché hanno  scelto il «Non servirò». E Dio rispetta la loro scelta.
2. Dio è amore e il diavolo esiste ancora, perché Dio vuole che tutto si svolga secondo le scelte che liberamente sono state fatte. Aggiungiamo (e questo è sì un mistero) che Dio, nella sua sapienza infinita e con la Sua infinità Provvidenza, sa che tutto convergerà al bene, nel rispetto delle scelte fatte liberamente.Cosa sia, poi, la realtà dell’Infinito, noi non possiamo sapere, perché siamo nel finito. L’infinito è tutto un altro mondo.
3. Dio ha la piena padronanza sul demonio e sul male; ma, come accennato, rispetta le libere scelte degli angeli e degli uomini, pur cercando, come accennato, di intervenire con la Sua Provvidenza. Ma Egli, che è sommamente giusto, anche come giudice, sa anche comprendere fino a che punto l’uomo è veramente libero di scegliere tra il bene e il male. Si pensi anche solo al problema della mentalità massmediale (determinata dai mass media), di sua natura quantitativistica e quindi praticamente materialistica e secolaristica, insufflata e potenziata dalla propaganda secolaristica delle varie tv, mentalità che è all’origine per gran parte del nostro comportamento; oppure si pensi a quei bambini in certe situazioni anche italiane, dove si insegna che il rubare è l’azione da compiere per essere bravi e buoni; ecc..
Quello che succede nel mondo è un ricamo inimmaginabile e stupendo, che noi, qui sulla terra, vediamo solo dalla parte rovescia.
4. Il male sulla terra è certamente grande e orrendo. Un mio caro amico, barzellettista,  diceva che «la terra è una valle di lacrime», dove però, soggiungeva:«tutti ci vogliono piangere!». Il male però non è tutto e solo ciò che esiste. C’è tutto un enorme  mondo di bene, che spesso i media cercano di tener nascosto. Pensiamo anche solo alle meravigliose attività dei missionari e missionarie nei secoli della loro attività, fino ai nostri giorni; ricordiamo quel mondo di bene che ha accompagnato le recenti azioni belliche, con volontari di vario genere, di cui però non si parla secondo verità, se non raramente (v.figura)

Un soldato in Iraq salva una bambina

Un soldato in guerra in Iraq salva una bambina

 
Purtroppo, le notizie buone non fanno cassetta; si pensi al caso di quel giornale (mi pare americano) che si proponeva di dare solo notizie buone: è fallito per ben tre volte… nessuno lo comperava. Strano, no?
Non solo, ma l’immagine di una terra disastrosamente cattiva è stata diffusa e, per buona parte inventata e potenziata, dai media. Purtroppo, sono essi che fanno comperare idee e opinioni a scatola chiusa, dando l’illusione che sia tutto verità. E chi non è specificamente agguerrito, anche se persone colte o addirittura validi professionisti. Qualche volta, viene proprio da dire che “scientia inflat” (la scienza gonfia di superbia accecante).
5. “Si dà tutto per scontato”. Purtroppo talvolta è vero. E’ un problema di formazione del clero e degli educatori. Soprattutto da qualche tempo sono invalse erronee e false mentalità circa la Chiesa, la morale, l’interpretazione di fatti ed eventi anche politici (v. p.e. le false manifestazioni per la pace, guidate da fautori di guerra almeno ideologica, nella quale sono cascati anche centinaia di responsabili e fedeli cattolici).
6. I misteri della nostra religione. Esistono e sono molti. Non possiamo essere tanto presuntuosi da pensare di poterli affrontare noi da soli. E tra questi, dobbiamo mettere anche il mistero del male, che non dipende dall’uomo (p.e. cataclismi, malattie, ecc.).
Ma c’è mistero e mistero: ci sono misteri che sono dovuti esclusivamente alla nostra ignoranza: con un po’ di umiltà e studio serio, ci si accorgerebbe che non c’è più mistero. Ci sono invece misteri che appartengono al mondo dell’Eterno, che è tutt’altro mondo dal nostro attuale e che non possiamo pretendere di indagare; è un po’ come un cieco che non può farsi l’idea del colore. Gesù non ci ha lasciati orfani: ci ha lasciato il Suo Vicario, il Papa, che è «infallibile», quando però tratta «dalla Cattedra», cioè in forma solenne e impegnando la sua autorità di Papa, problemi di fede e di morale.
Però, anche fuori di questi casi, p.e. nella conoscenza di quanto succede nel mondo, pur perscindendo dalla sua «infallibilità», egli ha tali fonti di informazione che generalmente superano qualsiasi altro nostra fonte; senza dire poi del suo servizio personale alla verità e alla preoccupazione educativa e formativa del popolo che gli è affidato.
Certamente, in questo ambito, anche il Papa non è infallibile e qualche esempio si riscontra nella storia della Chiesa; ma è altrettanto certo che, anche umanamente parlando, è più saggio fidarsi del Papa anziché di altri. Anche la nostra recente storia lo dimostra (p.e. la guerra dell’Iraq ha dato ragione al Papa che non la voleva; ma ciò non ci permette di trarre altre conclusione, come quelle dei cosiddetti pacifisti).
Ma cataclismi e malattie restano. Non sempre possiamo rispondere; affidiamoci alla fede: Dio sa quello che noi non sappiamo. Chissà quali tesori di bene, Egli, nella Sua Provvidenza, sa ricavare anche dal male, che a noi sembrano solo male e inconcepibilmente male. Siamo un po’ umili e fidiamoci di Dio che ci è Padre buono e onnipotente. Un giorno vedremo e capiremo quant’eravamo piccini e ignoranti.
 
Sempre a disposizione, cordialmente
p. Nazareno Taddei sj
9 giugno 2003