Giovani suicidi - di Don Gigi Di Libero sdb

Non abbiate paura!: nessuna vita è senza senso davanti a Dio

22/03/2008
Come educatore e sacerdote sono sempre impressionato ed intimamente colpito dalle sempre più frequenti notizie di suicidi e delle morti di giovani.
In modo particolare dei suicidi.
Quanti giovani oggi si incontrano con la morte troppo presto.
Quanti genitori piangono e rimangono soli e abbandonati.
I giovani muoiono buttando via la loro vita nel divertimento ossessivo e sfrenato che al culmine della desiderata trasgressione porta molti al buttarsi via tra le carcasse di macchine sulle nostre strade.
Muoiono perchè si suicidano ricercando nello sballo senza fine una pace e una “visione” superiore e gratificante che probabilmente non hanno mai potuto raggiungere.
Ma le morti che mi fanno più male e mi stringono il cuore sono quelle dei giovani che si uccidono perché la loro vita non ha più senso e forse non l’ha avuta mai per loro…
Quelli che si suicidano freddamente perché si ritrovano a fine corsa in un tunnel buio e senza fine in cui si sono ficcati o nelle loro sfortunate ricerche di una luce irraggiungibile… o perché spinti dagli eventi, da amici, da lupi che non mancano mai nelle nostre comunità “umane e civili” ma sempre più intriganti, oppressive e schiavizzanti…
 
Oggi leggo nel vangelo della seconda domenica di quaresima, al termine del racconto della trasfigurazione cioè della manifestazione della luce e della gloria di Cristo che dovrebbe riempire di gioia abbagliante se non fosse legata al destino della croce che bisogna saper accettare per raggiungere quella gioia piena e gratificante, leggo che “i discepoli furono talmente spaventati che si buttarono con la faccia a terra. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi. Non abbiate paura!»” (Matteo 17,6-7).
 
Leggendo, nel mio cuore si fa chiaro un pensiero: tutti nella vita ci si trova, prima o poi, buttati ginocchioni e prostrati con la faccia a terra per la paura e… peggio, per il timore insopportabile di aver sbagliato tutto o di trovarsi in un buio da cui non è più possibile uscire con dignità e con una rinata forza di vita nuova.
Ho sbagliato tutto…
La mia vita non ha avuto mai e non avrà mai un senso che mi faccia essere come vanamente ho sognato…
Mi sono fidato e ho trovato tradimento e disperazione…
Mi trovo in balia di forze brutali e violente da cui è impossibile liberarsi…
Ho la sensazione sgradevole e distruttiva che il nemico non è solo fuori di me ma lo sento ingigantirsi dentro, mentre mi ruba la pace e la voglia di liberarmi e di vincere…
 
Quanti giovani, anche miei carissimi amici che ad un certo punto ho perso lungo la via, sono presi da questo terribile spavento che ci attanaglia e ci toglie le forze, consegnandoci al non senso e alla morte.
Una volta ci voleva più tempo, oggi bastano sedici, diciotto venticinque anni!
 
Me lo ripeto e vorrei poterlo dire ad ogni giovane che avvicino: apri il cuore e la mente a Cristo che nei momenti più bui e tristi ti sta accompagnando, rimanendo accanto a te per poterti “toccare” con la sua forza di novità impensabile, che ridona la vita coraggiosa ed inebriante di chi si supera nel donarsi totalmente.
Lasciamoci toccare da Gesù che ci ripete «Alzatevi. Non abbiate paura!».
Non avere paura del tuo cuore intirizzito dal freddo e violentato da nemici terribili e oppressivi.
Non avere paura del tuo egoismo che di spinge sempre più giù per isolarti e schiacciarti nella nullità di non valere nulla per nessuno.
Non avere paura di una vita che diventerà preziosa proprio quando la donerai senza compromessi, amando e non vendendoti e patteggiando illusioni vuote.
“Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi. Non abbiate paura!»”
 
E il Signore “ti toccherà”, amico mio e ancor più caro se giovane, se avrai il coraggio di concederti un tempo al giorno per te, carico di preghiera e di dialogo interiore con il tuo cuore e con il cuore di Gesù.
Se avrai il coraggio di Francesco di Assisi di aprire un vangelo e, leggendone un brano, prenderlo sul serio come se fosse stato scritto per te e per te solo.
Se, con uno sforzo che ti costerà molto, ti confiderai con un amico maturo nello spirito e nella voglia di vivere, un “padre spirituale”, e, confrontandoti con tutta sincerità, ti affiderai a lui per farti accompagnare con amore e sincerità nel cammino di vita nuova.
Credimi, sono cose possibili e che abbiamo sperimentato in tanti con gioia e successo!
 
Cordialmente,
Don Gigi Di Libero sdb