Cambiate argomenti, preti! - di Don Adelio Cola

L'importanza di parlare bene, e delle cose giuste

02/05/2009
L’insistenza su un tema e la ripetizione delle cose sono di solito fonti di noia.
Durante il periodo liturgico dopo Pasqua, i fedeli che si radunano in chiesa per partecipare alla celebrazione eucaristica, ascoltano durante le omelie più o meno sempre le medesime cose!
«Cambiate argomenti, preti!», vorrebbe consigliare qualcuno senza aver il coraggio di dirlo agli interessati.
Il consiglio non è da buttar via senza rifletterci sopra. Quello che annoia gli ascoltatori è molto probabilmente non l’insieme delle cose che vengono predicate ma il modo con cui esse sono proposte. E su questo punto meditino ed eventualmente si convertano i predicatori, noi predicatori!
Ciò che invece deve riguardare personalmente i fedeli è il centro del messaggio che la Pasqua ripete a tutti: Cristo è risorto e continua la sua missione di BUON PASTORE. CHE INVITA IL GREGGE A SEGUIRLO.
Il brano di vangelo di oggi mi provoca.
Gesù, dopo essersi proclamato «buon pastore», confida il suo lamento agli amici: «Ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore». .
Oggi mi chiedo: sono anch’io fuori del suo recinto? Sono anch’io tra le pecore che non appartengono al suo gregge?
Perché, se così fosse, il rischio sarebbe soltanto mio! I casi finché vivo sono due: o faccio parte del suo gregge o sono esposto al pericolo d’essere rapito dai lupi!
Ma quali lupi?!, mi grida qualcuno prendendomi in giro per il mio spauracchio!
Rispondo che riderà bene chi riderà ultimo.
Fra cent’anni, e forse meno, io spero di trovarmi tra «le pecore e non nel gruppo dei capri», divisione definitiva profetizzata da Gesù (Matteo 25. 33), quando Egli allora separerà le une dagli altri.
Io ci credo e allora si saprà chi aveva ragione e chi aveva torto nel prendere sul serio oppure deridere il lamento del BUON PASTORE.
Don Adelio Cola