PASQUA DEL SIGNORE di Don Adelio Cola

...la resurrezione...la fede

24/04/2011

1. Il mistero principale sul quale si fonda la fede dei cristiani è la Risurrezione di Gesù Cristo.

La realtà della Risurrezione è un mistero. È fatica inutile, dunque, ogni tentativo umano di spiegazione del fatto, perché esso è per sua natura ‘misterioso’ e umanamente inspiegabile. È logico credere, allora? Perché noi crediamo in esso? Perché ci è stato rivelato. Perché ci sono state fornite le prove. Perché la Chiesa per incarico del suo fondatore, Gesù Cristo il risorto, lo propone da credere. In una parola, è mistero di fede. Quanto detto sembra un gioco di parole, una specie di ritorno dell’argomento su se stesso. In realtà si riduce all’accettazione della verità che oggi ci viene riproposta dalla lettura di ATTI, 10, 40-43: “Ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno. E volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noiE ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: “chiunque crede in lui, ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome”.

2. Le verità contenute in questa professione di fede sono tali e tante che non è possibile enuclearle in poche righe. Le affermazioni principali sono le seguenti:

- Volle che apparisse non a tutto il popolo ma…a noi La fede si fonda sulla testimonianza di testimoni prescelti da Dio, i discepoli di Gesù, annunciatori della sua risurrezione, inviati come apostoli.

- È stato loro ordinato quell’annuncio al popolo, non è stato scelto e assunto da loro stessi. Gli apostoli e i loro collaboratori compiono quell’impegno anche a costo di persecuzioni e condanne a morte, perché quella missione è stata loro ordinata da Dio.

- Chiunque crede in lui, ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome. Tutti siamo peccatori e non esiste nessun altro nome nel quale possiamo credere per essere perdonati e salvati. Il risorto è il giudice sempre pronto ad assolvere i pentiti da qualunque delitto.

Di fronte a tali verità gloriose, che ci coinvolgono personalmente, non ci rimane che associarci al popolo credente che canta il ringraziamento a Dio: ALLELUJA.

Don Adelio Cola