SENZA LA MORALE.... di mons. Giovanni Battista Chiaradia

...il nulla...

07/10/2012

 

L’inizio dell’anno scolastico non è solo per gli studenti. È per tutti dopo la calura estiva in cui qualche rilassamento di coscienza è avvenuto, forse.

Ora, nell’Ottobre appena iniziato, dobbiamo riprenderci il nostro “Io”, fare un esame di coscienza: se necessario, ripulirlo di qualche cosa che non va e vivere invece la giornata densa di positivo, anzi, di novità, spesso promesse e mai mantenute.

Certe parole come quelle legate alla mia persona di sacerdote e quelle legate a tanti padri, madri e via dicendo, ora è bene farle rivivere, magari con qualche novità: ciascuno nel proprio sito di vita personale.

I giovani poi devono chiedersi che razza di persona sono nel dire, nel fare, nel considerare l’altro, nei comportamenti vari, col proposito di rinnovarsi e magari di pentirsi sul serio.

Qui non c’entra l’essere religiosi o no: se uno esce da quello che è la morale, è un nulla, non appartiene all’umanità, la quale, per essere tale, deve presentare il proprio corpo, le proprie mani, il proprio volto, i propri occhi che brillano di pulizia.

È inutile che la persona si profumi il viso se proprio quel viso, pur carino e sorridente, è pulitissimo fuori ma lercio dentro.

Già, l’ANIMA!

Non se ne parla più neanche in Chiesa, eppure c’è in ciascuno di noi. L’anima contrapposta al corpo, pensata immortale dopo la morte non è un fantasma.

In ogni letteratura il pensiero alto diventa immortale. E diventa immortale anche l’umile preghiera del Sacerdote per i suoi fedeli affinchè non perdano mai la strada sicura che conduce ad un pensiero dominante, quello di non chiudere una giornata senza aver letto una pagina del Vangelo, specialmente dove ci sono bimbi ai quali donare una letteratura del sacro, spiegata nell’inventiva del papà e della mamma.

Un gesto di pochi minuti che incide, nella mente del bimbo, il sacro che non si cancellerà mai. E incide sulla nostra mente.