VITA, MORTE, RISURREZIONE, ASCENSIONE… di don Adelio Cola

…al cielo…non è vita facile… e Santo Leonardo Murialdo ce lo dimostra…

17/05/2015

Un giorno Gesù prese con sé tre discepoli e ascese su un monte, dove si trasfigurò di fronte a loro. “È bello per noi restare qui con te!”, gli disse Pietro, uno dei tre testimoni della trasfigurazione. – È bello, non c’è dubbio, ma Pietro, che non sapeva quello che diceva, a quale fenomeno aveva assistito? Magia, ipnotismo? I tre non sono stati testimoni d’uno spettacolo umano, ma all’anticipazione d’un fatto che si sarebbe avverato poco tempo dopo, cioè dell’Ascensione di Gesù. Sul monte il miracolo è durato un istante. Agli occhi dei tre fortunati si è aperto per un istante il Paradiso. Da quando Gesù, quaranta giorni dopo la sua Risurrezione, salì al Cielo e tornò al Padre dal quale era venuto a salvarci, in Cielo rimane per l’eternità a intercedere per noi rimasti sulla terra in attesa di raggiungerlo un giorno per sempre. Questa è la vita del fedele discepolo del Maestro Gesù: VITA tra tentazioni e tribolazioni, come la sua; MORTE dolorosa ma accettata con rassegnazione e conformità alla volontà del Padre, come la sua; RISURREZIONE gloriosa quando Dio vorrà, come la sua; ASCENSIONE al cielo per rimanere sempre con Dio nella sua eterna felicità, come quella di Gesù. Tutta la nostra storia cristiana si svolge per i meriti infiniti di Gesù e si concluderà dopo avere “aggiunto quello che manca alla passione di Gesù”, cioè il nostro contributo personale di impegno costante di discepoli fedeli del Maestro, finalizzato alla personale salvezza eterna.  Così sono vissuti i santi. Nessuno di essi ha avuto vita facile, neppure quello che oggi voglio ricordare in modo particolare perché è stato il fondatore della congregazione religiosa alla quale appartengo. Il sacerdote Leonardo Murialdo, torinese di famiglia ricca (1828-1900), scelse di vivere da povero tra ragazzi poveri, orfani o abbandonati. Egli li accoglieva nel Collegio degli Artigianelli, dove erano educati a crescere come buoni cristiani ed esperti artigiani. Per sua intercessione Dio operò quattro miracoli. Papa Paolo VI nel 1970 lo dichiarò Santo.