Emozioni da Madre Speranza

La grande emozione che si prova di fronte all’autentica purificazione spirituale

21/05/2001

La sig.a G.G. mi internetta: "Ho fatto a Collevalenza il bagno nelle piscine di M. Speranza e ne ho avuto emozioni fortissime, fin dall'entrare nel locale. Un Padre del Santuario m'ha detto che è un segno di purificazione spirituale, come aveva voluto M. Speranza. Lei invece nel Suo insegnamento anche culturale, oltre che spirituale, ha sempre detto di non lasciarsi prendere dall'emozione, se non vogliamo sbagliare nel capire e nel giudicare un film o una trasmissione tv, ma anche nella vita. A chi devo credere?"
Rispondo: a tutti e due; ma occorre ben chiarire.

Anzitutto una parola sulle piscine che Madre Speranza, su indicazione di Gesù, aveva aperto con acqua ottenuta miracolosamente. Madre Speranza (8 anni fa si è celebrato il centenario della nascita), una suora spagnola, dalle molte vicende, alcune veramente straordinarie e con una vita tempestata di miracoli, ha fondato l'Istituto religioso dell'Amore Misericordioso, composto da una Famiglia maschile e una femminile, che comprendono, ciascuna, più rami. Una visione veramente ecumenica e profetica. E' in atto il processo di beatificazione. A Collevalenza, presso Todi, dove è vissuta gran parte della sua vita e dove è morta pochi anni fa, ed è sepolta, Madre Speranza volle costruire il santuario dell'Amore Misericordioso con annessa Casa del Pellegrino e le Piscine.
Qui sono avvenuti grandi conversioni e benefici spirituali, oltre che materiali. Pare si profili anche l'approvazione canonica di un miracolo. Ma è già per lo meno strano che, uscendo dal bagno, si raccomandi a tutti di non asciugarsi e di vestirsi così bagnati; eppure tutti si trovano asciutti. Sono ormai migliaia e migliaia i pellegrini, che soprattutto il sabato e la domenica affollano il Santuario e le piscine, assistiti dai Figli e dalle Figlie di Madre Speranza, i quali vegliano anche assiduamente perché le attività spirituali che vi si compiono non si inquinino di fanatismo e di superstizione.

E ora al caso di G.G.

Cosa sia l'"emozione", pensatori e filosofi stanno ancora studiando e discutendo da tempo.
La nostra parola italiana (come la francese originaria) implica i termini latini e- (= fuori) e motus (=movimento), con chiaro riferimento al nostro mondo psichico.
In pratica, mi pare che, per "emozione", possiamo intendere "un brusco movimento del nostro interiore (ambito istinti e psicologia, al limite quindi con la parte strettamente spirituale), causato da un qualcosa (oggetto, situazione) di esterno a quell'ambito, che in qualche modo ci ha colpito per la straordinarietà del contenuto o del modo di presentarsi".
Siamo nel campo dei "sentimenti". Il sentimento nasce nel confronto di qualcosa che ci è esterno e che in qualche modo ci tocca. Ma questo qualcosa esiste ed è valutabile con la forza del nostro ragionamento.
Tuttavia, non tutti i sentimenti sono buoni (p.e. amore e odio). Inoltre, al mondo dei sentimenti si contrappone il "sentimentalismo", che ne è in qualche modo il degrado, l'aberrazione.
Il limite oltre il quale un sentimento anche buono degrada è quando quel qualcosa valutabile col ragionamento non esiste più; il sentimento non ha più fondamento logico, è semplicemente egoistico; è una reazione affettiva che si eccita quando la sua causa è qualcosa di fittizio che sa provocare effetti analoghi a quelli dei veri sentimenti. Un po' quello che succede a chi piange tagliando le cipolle: il sentimento vero non c'entra per nulla.
Un po' la differenza che c 'è tra un piangere perché viene scosso fortemente un nostro sentimento, oppure piangere perché con una piuma si è titillato l'interno delle narici.

Anche le emozioni non sono tutte positive. Inoltre, anche per esse, il punto discriminante è che abbiano un fondamento oggettivo, logico e razionale, che le giustifichi; e che non sia pura reazione istintiva, sentimentalistica, direi egoistica.
E' importante quindi vedere quale è l'origine e la natura di quell'emozione.

Io sono contrario al servirsi dell'emozione e non del ragionamento nel valutare un'opera di comunicazione (cioè: "mi piace, non mi piace", anziché "dice bene, dice male, nei vari sensi). Cioè: ai fini di una corretta valutazione, considero controproducente il basarsi sulle emozioni provate (come dire: votare un candidato politico perché è bello e non perché è competente e onesto), anziché sulla validità oggettiva di quello che viene detto.

Oggi, nei media, si punta molto sulle emozioni; ma occorrerebbe sapere che, dietro, c'è la strategia della confusione mentale, una campagna per la conquista delle teste degli italiani. Il resto, più o meno, è già stato acquistato.
So bene che questo discorso non può piacere a tutti, perché la propaganda di quella campagna è stata condotta con molta efficacia.
D'altra parte, la linea di demarcazione è tra l'oggettivo e il soggettivo, in un tempo in cui l'oggettivo è stato relegato nel vecchio e nello stantio, mentre la soggettività, proprio dai mass media, è stata esasperata in soggettivismo.

L'emozione di G.G. è stata improvvisa; ma quel suo andare a fare il bagno era stato motivato dalla fede nell'intercessione di M. Speranza; quindi motivi spirituali. Il tutto, poi, si è svolto nell'ambito dello spirituale: la Grazia di Dio che aveva ispirato Madre Speranza a fare quelle piscine, proprio per essere lavacro di ogni male, particolarmente spirituale. E si è fatta sentire.
Non si tratta quindi di quelle emozioni che io combatto quando le si mette al posto del ragionamento.

Sempre a disposizione. Molto cordialmente
 
P. Nazareno Taddei sj