È la chiesa retrograda?

Coloro che seguono la dottrina della Chiesa sono veramente la parte più retrograda dell'attuale società?

08/02/2005
L'amico GJ mi internetta: «data la posizione della Chiesa circa la fecondazione assistita, non Le sembra abbiano ragione quelli, soprattutto giornali e giornalisti, che sostengono che il -mondo cattolico è la parte di società più retrograda, perché chiusa alla novità, tesa a rifiutare qualsiasi progresso scientifico e culturale-?»
Rispondo che, senza entrare nel capitolo della fecondazione artificiale, al quale occorrerà pure accennare, i retrogradi sono proprio quelli che accusano la Chiesa (o il mondo cattolico) di essere retrograda.
Anzitutto, lo sono essi, perché evidentemente non sanno ancora cosa vuol dire fecondazione assistita, così come la si intende molto comunemente oggi, cioè un abuso delle leggi naturali della procreazione umana, che spesso arriva a violare il -non uccidere- del Quinto Comandamento. E da notare che i Comandamenti vengono, anche storicamente, ben prima della Chiesa e del mondo cattolico; e non si capisce come si possa dire che adeguarvisi nel rispetto e nella prassi sia antiprogressista: un valore eterno è fuori del tempo!
Proprio il quotidiano «Libero» del 5 febbraio 2005 pubblica l'elenco degli Stati che puniscono - alcuni addirittura con la pena di morte - l'omosessualità, considerata peccato da quella stessa Chiesa in osservanza di quegli stessi Comandamenti, anche se non sempre quegli Stati hanno fatto quelle leggi in omaggio al pensiero della Chiesa.
Ma, ripeto, lasciamo pur stare l'argomento fecondazione assistita.
 
Allora diciamo che sono loro i retrogradi, perché è da retrogradi valutare senza conoscere quello che la Chiesa cristiana e cattolica, nonostante alcuni errori, pur innegabili di alcuni suoi uomini, ha fatto nella storia, proprio anche per lo sviluppo culturale e scientifico dell'umanità. E non fermiamoci a ricordare l'apporto e la salvaguardia della cultura e della scienza dati dai monasteri e dalle loro biblioteche nel tempi bui della civiltà.
Dico che i retrogradi sono loro, proprio perché - se si vuole - non hanno ancor capito che la «Chiesa» è la società di tutti i credenti sotto l'autorità del Papa e dei Vescovi e, Sposa immacolata di Cristo, infallibile di infallibilità attiva e passiva; e cosa ben diversa sono alcuni uomini, anche autorevoli, della Chiesa, i quali, salvo il Papa (che è infallibile, ma quando parla ex cattedra e di argomenti di fede e di morale), possono sbagliare e spesso hanno sbagliato e anche tuttora talvolta sbagliano; ma non si può dire assolutamente che, in questi casi, è la Chiesa che sbaglia.
Eppure quei signori continuano a fare confusioni di tal genere su cose che, almeno ai miei tempi, abbiamo imparato da bambini.
La Chiesa, come tale, e il complesso di tutti i suoi membri che aderiscono al suo pensiero, nell'obbedienza sincera e leale, non si piega agli sviluppi delle mode e, diciamo pure, dei presuntuosi ignoranti, bensì aderisce e segue il pensiero perenne dell'umanità, sia filosofico sia teologico, potentemente integrato dalla venuta in terra del Verbo divino (seconda Persona della Trinità) fatto uomo e del Suo insegnamento.
Evidentemente retrogrado è chi crede di poter valutare quel mondo senza conoscerne - e speriamo per sola ignoranza e non per mala fede - la verità storica e logica, che pur avrebbe potuto e dovuto conoscere, se ha un minimo di cultura.
Non a caso vengono in mente gli sforzi fatti, e purtroppo talvolta con successo, da qualcuno delle nostre incredibili Sinistre, di eliminare dalle Scuole i libri di testo che raccontavano anche quella parte di pur imponente storia, cercando di imporre i testi che la obliavano.
 
Come si vede, alla base anche della vita individuale e sociale, c'è sempre il problema della Verità e della Giustizia, intese nel senso giusto e corretto; e c'è da dire anche che, più d'una volta, proprio per un malinteso senso della Carità, i cattolici e i cristiani hanno tollerato l'invasione di idee e di  comportamenti  a-, quando non anti- cristiani.
Sì, costoro - non la Chiesa - sono stati retrogradi; ed è d'obbligo denunciarne l'arretratezza, per non esserne complici.
Discorso ben diverso dunque, da quello propostomi dall'amico GJ.
 
Coraggio, dunque, amici! Come ci ha detto la Chiesa nel Vangelo di domenica scorsa (5ª del Tempo Ordinario): «Voi siete il sale della terra; ma se il sale svanisce, con cosa si salerà?» e ancora: «Voi siete la luce del mondo; non la si può nascondere nell'armadio, perché deve far luce a tutti». Notate bene: quel Vangelo è detto a tutti e a ciascuno di noi! Siamo noi sale della terra, luce del mondo?
Conviene che ci pensiamo un momento, perché è Cristo, l'architetto dell'Universo, che ci parla da uomo a uomo.
 
Con tutta cordialità e sempre a disposizione.

P. Nazareno Taddei sj