Domenica è sempre Domenica - di Don Adelio Cola

Come vivere il tempo della festa

31/05/2008
"Domenica è sempre Domenica!": così si cantava allora.
Il testo della canzone conteneva, come spesso accade, del buono e del bello con qualche... esagerazione.
Osserviamo, intanto, che non tutti i giorni è … festa, se con la parola domenica intendiamo giorno speciale di interruzione dal lavoro e tempo di svago.
C’è anche il detto «Non sempre è domenica!», che si riferisce ai casi nei quali le cose ‘vanno storte’. È sapienza umana accettare allora quelle ‘cose’ con serenità, perché «dopo il tempo brutto verrà il bello!».
Anche, dunque, sotto il profilo umano conviene prendere le cose con calma e pazienza illuminata.
 
Corrisponde invece ad una grande verità la convinzione che ogni giorno sia festa, almeno dal punto di vista cristiano. Ogni giorno ma soprattutto il settimo della settimana ricorda la Risurrezione di Gesù. Egli l'aveva promessa: «Distruggete pure questo tempio, e si riferiva al suo corpo; io dopo tre giorno lo ricostruirò».
Mantenne la parola: si ripresentò risorto ai suoi discepoli.
La domenica contiene in sé il significato del suo nome: «Dies Domini», giorno del Signore. Tutti i giorni della settimana sono suoi, perché sono opera sua e nessuno può vantare diritti su di loro, ma il settimo lo è in modo particolare.
 
La partecipazione alla santa messa non esaurisce i nostri impegni cristiani di fedeli praticanti. Dovremmo trovare anche il tempo per rimanere maggiormente in famiglia, per chiacchierare serenamente dei problemi con i nostri cari, per giocare con i figli, per fare visita ad un ammalato, per fare una partita a carte con un anziano solo.
«Ma come si fa? Dobbiamo uscire, andare in collina, al mare a respirare un po' d'aria buona!»
È più che giusto!
Si tratta di vedere se, almeno ogni tanto, fosse possibile fare di domenica un'opera di carità corporale o spirituale, che 'riempirebbe' bene la giornata del Signore e ci farebbe, probabilmente, anche più felici.
 
Buona domenica!
Don Adelio Cola