Le prediche facili - di Don Adelio Cola

Come può un sacredote dare consigli su tutto?

12/07/2008
«Voi preti, mi assale il collega Gustavo (il suo nome è un altro: lo chiamiamo così per la sua debolezza per i dolci!), avete parole e prediche per tutti e per tutte le occasioni! Ma voi, la vita la conoscete come noi?»
 
E come si fa a saperlo? Ognuno ha la sua esperienza.
«Appunto!», insiste, «e allora come fate a sdottrinare sulla nostra, che è diversa dalla vostra?»
Ho ripensato in seguito alla domanda di Gustavo. Non è mica tutta da buttar via! Non si può rispondere che noi sulla vita degli altri, (egli si riferiva alle questioni morali), abbiamo sempre la risposta perché… abbiamo studiato!
Quello che particolarmente infastidisce chi ci ascolta, è quella certa sicurezza che qualcuno di noi dimostra nel risolvere dubbi e problemi proposti da persone in difficoltà, offrendo consigli e soluzioni con una certa disinvoltura e con ‘distacco’.
Certo, ci fondiamo sulla Parola di Dio, sul catechismo della Chiesa, sul pensiero di teologi e di santi, ma… ma resta lì, pesante e ingombrante un MA!
 
Anche al maestro Gesù venivano esposti problemi e questioni importanti. Se non riguardavano la sua, diciamo così, «Competenza» riguardo alla missione affidatagli dal Padre, evadeva con buona grazia senza indispettire chi lo interrogava. Negli altri casi parlava con serena schiettezza e… chi poteva intendere intendeva. In privato era disponibile al dialogo a due (vedi l’incontro con Nicodemo) ed in gruppo (vedi la spiegazione delle parabole ai suoi discepoli).
 
La cosa che dà fastidio alla gente è l’impressione che possono ricavare da atteggiamenti di preti che non «soffrono» a causa dei problemi altrui, rimanendo quasi estranei, se non proprio insensibili, alle pesanti croci che gli altri devono portare.
La gente non pretende di trovarci esperti in tutto, pronti a dare esaurienti risposte ad ogni questione. Aspetta soprattutto, e talvolta quasi soltanto, che la stiamo ad ascoltare senza la fretta di tornarcene a fare le tante cose che ci attendono.
«Tutto ciò che è umano mi riguarda, scrisse il commediografo pagano Terenzio, e non mi lascia estraneo». Ed era pagano.
 
Aveva ragione il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo di raccomandare ai preti del secondo millennio di coltivare le virtù umane, e tra esse la cortesia e la solidarietà sentimentale ed effettiva.
La raccomandazione vale anche per il terzo millennio. E non soltanto per i preti. Ed è per questo motivo che la presente predica va bene per tutti.
 
Don Adelio Cola