L'Assunta - di Don Adelio Cola

L'identità di Maria nella Divinità dell'Onnipotente

15/08/2008
La predica dev’essere proposta, oggi in particolare, con discernimento di fede. Per chi ha fede risulterà comprensibile e…consolante.
Celebriamo la solennità di Maria Assunta: presto detto.
Ma che significa “ASSUNTA”?
E Assunta DA CHI, dal momento che la parola sottintende  un complemento d’agente?

Per chiarire a me stesso l’idea, ho riflettuto sul consiglio del mio medico dopo una malattia:”Assuma il rimedio, m’ha detto, lentamente, a piccoli sorsi, perché deve entrare nel sangue”.
-Allora, ho commentato con qualche trepidazione, farà parte di me?-
“Non c’è dubbio!”
 
‘Assumere’ significa, dunque, prendere dentro di sé qualche cosa, che poi farà parte di chi l’assume.
Nel caso della nostra festa, chi assume?
E chi (non che cosa) viene assunta?
E’ Dio, che fa entrare (ci spieghiamo con parole umane) nel suo paradiso, che è Egli stesso, Maria madre di Gesù nella totalità della sua persona umana, anima e corpo, per intenderci.
Ella anticipa per privilegio divino la nostra sorte futura, se noi vivremo con coerenza le promesse del battesimo. I genitori ed i padrini hanno dichiarato allora che noi avremmo conservato la fede nell’impegno di seguire gli insegnamenti e gli esempi del Maestro Gesù.  
Maria non ha avuto bisogno di ricevere il battesimo, perché è nata, unica tra tutti i discendenti di Adamo e di Eva, senza peccato originale perché scelta da Dio ad essere madre terrena del Verbo.
Quando io ‘assumo’ cibo e bevanda, quelle realtà esterne a me diventeranno parte di me stesso, dopo mirabili processi chimici e fisiologici, e diventeranno mio sangue, cuore e cervello…
Della loro ‘identità’ non resterà nulla! Se prima erano pane e frutta, dopo la digestione non rimarrà nulla come pane e frutta. E non si verificherà alcuna confusione tra me che li ho “assunti’ come cibo ed essi medesimi.
 
Ecco alcune fondamentali differenze tra l’esempio portato e (mi si perdoni l’accostamento di realtà umane a verità teologiche) l’assunzione di Maria Santissima in cielo.
Maria assunta non perde la sua identità. Era e rimane, anche dopo l’assunzione, la madre di Gesù Verbo incarnato.
Con l’assunzione non entra a far parte dell’identità di Dio Onnipotente che l’ha assunta.
Dio non aggiunge nulla alla sua realtà divina. Egli comunica la sua vita alla persona di Maria assunta in cielo.
Ella vivrà eternamente gloriosa in Dio, mantenendo eternamente la sua realtà umana glorificata da Dio.
La fede ci insegna che tale sarà anche la nostra vita eterna, dopo le prove della breve vita terrena.
Maria santissima rimane accanto a noi, suoi figli spirituali, per sostenerci nelle difficoltà e impetrando da Dio la grazia di mantenerci fedeli alle promesse del battesimo in attesa del premio futuro.
Le feste della Madonna ci commuovono e suscitano sentimenti ed affetti filiali verso di Lei.  Facciamo un passo di qualità: senza disprezzare emozioni tradizionali, approfondiamo le verità che la Chiesa opportunamente propone all’assemblea dei fedeli nella liturgia del giorno.
 
A proposito: Buon ferragosto.