Intervista a Gesù - di Don Adelio Cola


26/10/2008
Un'intervista a Gesù, scritta dal nostro Don Adelio Cola prendendo spunto dal Vangelo della 30a Domenica del T.O.
 
Gesù, ho riletto il brano di Matteo 22, 34-40 della messa di oggi. Come tutte le volte che ascolto le tue parole riferite dagli evangelisti, resto sconcertato. Oggi poi sono addirittura 'turbato'. Permettimi di rivolgerti qualche domanda. Anzitutto, rispondendo a chi ti interrogava, sapevi…quello che dicevi? Scusa, ma tu hai detto allora cose che non stanno né in cielo né in terra!
– So bene quello che gli ho risposto: sono la Sapienza del Padre.
 
Ma ti sei reso conto di chi era colui al quale parlavi?
– Lo conoscevo bene: l'ho creato io.
 
Ma la sua intenzione non era quella di conoscere il suo dovere ma di metterti alla prova…
– Non c'era bisogno che me lo dicesse: io leggo nei cuori e nelle menti.
 
So che parlavi ad un dottore della legge, ma in realtà ti riferivi a tutti.
– Non c'è dubbio, anche a te.
 
Ecco il punto! Ma, Gesù, permettimi di chiederti: tu ci conosci bene? Ripetendoci la volontà del Padre di "amarci l'un l'altro come amiamo noi stessi", tu o parlavi per assurdo o comandavi l'impossibile!
– Né l'uno, né l'atro. Ho detto semplicemente la Verità.
 
Non so, due mila anni fa al tempo tuo forse andava bene, ma oggi non è possibile farsi banditori di questo tuo comando. I nemici dell'umanità sono tali e tanti per cui non ci sembra possibile amare gli altri, compresi i nostri nemici," come noi stessi".
– Lo so bene, ed è per questo motivo che, per metter in pratica il mio comando, bisogna accettare di essere miei discepoli: Venite dietro a me e fate come ho fatto io.
 
Se questo è il tuo segreto, non mi resta che…
– Non ti resta che seguirmi. "Amatevi come io ho amato voi".
 
Fino alla croce, Gesù?...
– …e alla Risurrezione.
 
(Don Adelio Cola)