Un po' a piedi e un po' camminando - di Don Adelio Cola

Le prediche vere esigono la vera conversione

10/10/2009
"Un poco a piedi e un poco camminando". E’ la risposta umoristica di Tizio alla domanda di come egli sia arrivato da Caio. In realtà ha fatto quaranta chilometri in treno. Adesso sono tutti e due sulla riviera romagnola piena di sole. Il tempo qualche giorno non passa mai, perché la stagione è in ritardo. Il sole c’è ma l’acqua del mare è ancora fredda. I quindici giorni di ferie sono troppo brevi, anzi lunghi e noiosi se il clima continua così. Pazienza, andrà meglio l’anno venturo.
A proposito, (e quasi a sproposito in riferimento ai due amici sfortunati), chi ha detto che “in cielo non si va in carrozza”? Dev’essere uno di tanto tempo fa, se no avrebbe detto che non ci si va in aereo o addirittura dentro una capsula spaziale! A piedi, in ogni modo, no, perché esso è troppo lontano da questa terra.
E invece…è proprio a piedi che ci si può arrivare. Con le scarpe grosse o scalzi, ma non …con abbigliamento di lusso. La sua scalata è stata paragonata non ad una piacevole facile gitarella ma ad un’arrampicata faticosa.
Chi parte per l’impresa, è anche stato detto, dev’essere “violento”.
C’è da chiarire di quale tipo di violenza si tratti. Non certamente di quella verso il prossimo. Piuttosto verso gli ostacoli che si frappongono sul sentiero che porta verso l’alto. Da soli no, ma con l’aiuto dell’Onnipotente possiamo frantumarli e farne addirittura gradini per l’ascensione.
Se l’impresa ci riesce, non dovremo attribuire la vittoria alla nostra bravura, ma solamente a colui che è l’unico Salvatore.
Il lettore che ci sta leggendo protesterà, forse: - Ma che ci stai facendo, ‘na predica?  
Indovinato! E’ proprio una predica.
Tra gli innumerevoli messaggi d’ogni colore che internet offre al mondo c’è spazio anche per prediche.
Beate le persone che non sono disposte ad ingoiare tutto come certi bambini golosoni, che mettono in bocca tutto ciò che è dolce! Gli adulti intelligenti leggono sul contenitore gli ingredienti del cibo prima di mandarlo giù!.
Non sempre succede, invece, che gli internauti si comportino in modo critico. Altro è accettare e fare proprie le idee proposte dopo averle confrontate con le proprie convinzioni, oppure contestarle se sono contrarie, e ben altro sarebbe accettare tutto come oro colato “perché lo dice internet”.
Oggi di solito si è maggiormente disposti a giudicare “sorpassate” le idee proposte da prediche con contenuti evangelici, (come quelle del sito “Diodopointernet.it”), piuttosto che altre proclamate dall’ultimo predicatore multimediale. Il motivo è evidente: le prime, se accettate, esigono la conversione di vita, cosa molto scomoda da attuarsi.
E’ auspicabile almeno altrettanta disponibilità critica anche in coloro che ascoltano predicatori di opposta sponda.
Don Adelio Cola