Il miglior modo di onorare i Santi - di Don Gigi Di Libero sdb

La santità è sempre un dono di Dio, ma richiede un terreno fertile

01/11/2010
Il grande Erasmo da Rotterdam ha scritto: “Il miglior modo di onorare i santi è di imitarli”.
Una delle verità di fede che i credenti hanno nel loro credo, e spesso dimenticano o non ne prendono coscienza, è la comunione dei santi.
La liturgia, sapiente maestra di vita spirituale, ci accompagna giorno dietro giorno proponendoci costantemente la figura di un santo o di una santa da onorare e da imitare per vivere come Cristo, imparando così ad incarnarLo nella nostra vita e nella storia che costruiamo con le nostre fatiche.  Addirittura ha voluto festeggiare tutti i santi e le sante del cielo in una giornata di festa: la festa di “ognissanti”!
Certo dice bene Erasmo che i santi sono da “imitare”, l’importante e non scambiare imitare con “copiare”… Essi, infatti, sono talmente riusciti come capolavori della Grazia e della loro piena disponibilità a seguirne ogni ispirazione e richiesta, che a volerli copiare si rischia inesorabilmente la brutta figura di farne delle copie di infimo valore , se non addirittura delle “brutte copie”!
Sappiamo tutti che viene sempre apprezzato di più un originale, non eccellente per qualità, piuttosto che delle brutte copie, soprattutto se fatte passare per originali!
Volendo approfondire il valore della santità nella nostra vita di credenti, mi sembra doveroso ricordare che nessuno nasce santo, ma tutti lo possono diventare.
Meglio ancora, dobbiamo ricordare e vivere la convinzione che non siamo noi che ci facciamo santi, con i nostri sforzi, i progetti e il sofferto lavorio spirituale che possiamo mettere in atto nella nostra esistenza …
La santità autentica non è mai puro frutto delle forze umane, bensì è sempre un dono di Dio che si attualizza se trova un terreno fertile: apertura alla voce dello Spirito e delle sue continue ispirazione, forte e coraggiosa volontà di decidere e combattere per vivere con coraggio e integrità la volontà di Dio su di noi.
E tutto questo non è impresa impossibile o da guinness dei primati.
Rileggo sempre con stupore il racconto della famosa predica di don Bosco ai suoi ragazzi sulla santità come meta della loro giovanissima esistenza: “Dio vuole che tutti si facciano santi … è facile farsi santi … è bello farsi santi …”.  Un giorno ad ascoltarlo c’era anche Domenico Savio (ragazzetto di tredici anni circa) e lo prese tanto sul serio che morendo a quindici anni realizzò con coraggio gioioso e ardente una santità riconosciuta dalla Chiesa che lo ha dichiarato santo, uno dei più giovani!
Un ultimo pensiero: in questo giorno di festa ricorre, in un certo modo, l’onomastico di tutti noi che portiamo, per volontà dei nostri genitori, il nome di un Santo o di una Santa.
È una bellissima tradizione che speriamo le famiglie cristiane non perdano mai: al nuovo nato o nata si assegna nel Battesimo, che lo fa Figlio/a di Dio per l’eternità, il nome di un Santo o Santa che dovrà proteggerlo/a e aiutarlo/a in tutta la sua esistenza in questo mondo.
E Dio solo sa quanto ne abbia bisogno, di aiuto e di protezione, con i tempi che corrono!

AUGURI a tutti!

don gigi di libero sdb