I falsi profeti - di Don Adelio Cola

Una battaglia contro il volere di Dio

11/12/2010
“Sei tu quello che deve venire?” Intelligente domanda!
Si tratta, preso dall’inizio del vangelo di oggi, della questione posta dai discepoli di Giovanni Battista, (in carcere perché aveva avuto il fegato di rinfacciare la sua colpa ad Erode che viveva nell’adulterio), e che essi indirizzano a Gesù che predica e fa miracoli.
“Andate a raccontargli quello che udite e vedete”, è la sua risposta. E quelli riferiranno quello che hanno visto e udito: ciechi e handicappati risanati, addirittura morti risuscitati.
Concluderanno che Gesù che predica e fa miracoli è vero profeta, parla e agisce cioè in nome di Dio e con la sua stessa potenza.
Allora, venti secoli fa al tempo di Giovanni Battista giravano per le borgate della Palestina, (oggi anche altrove, vicini a noi per esempio!), presunti profeti che pretendevano di agire in nome di Dio. Ce n’erano stati anche nel tempo precedente e ce ne furono anche dopo.
Ce ne sono anche oggi, ripeto. Predicano non più sulle strade e le piazze del mondo, ma a tutti gli abitanti del ‘villaggio globale’ del quale oggi tutti siamo abitanti.
Che cosa ‘predicano’? E’ sufficiente schiacciare bottoni televisivi, sfogliare giornali e riviste patinate per sentire le loro prediche e leggere i loro consigli. Centro dell’insegnamento di tali profeti, che promettono felicità e successo, sono ingredienti che, ben ‘mescolati’ e abbondantemente dosati, assicurano appunto la felicità in questa faticosa vita umana.
Quali garanzie presentano, quali prove offrono per essere presi in seria considerazione? A parte quel che dicono, quali miracoli operano per accreditare il loro insegnamento?
Non è necessario farne l’elenco, né riferire i particolari della laica ‘evangelizzazione’ (leggi: globalizzazione anti evangelica!) in cui s’impegnano. Bastano occhi per vedere e orecchi per sentire al fine di rendersi conto di ciò che propagandano.
Tutto a beneficio di chi? Non certamente degli ascoltatori e dei lettori! E allora di chi? Evidentemente di chi li ha ‘mandati’, e cioè di quel tale (perché si tratta d’una persona) che Gesù ha definito “principe di questo mondo, signore delle tenebre”, in altre parole del male e della menzogna (è stato menzognero fin da principio della storia umana!). Esso combatte dall’inizio (vedi la storia di Adamo ed Eva!) il programma del Creatore, che vuole tutti i suoi figli salvi, eternamente felici. L’altro, il diavolo (non merita la lettera maiuscola!) scatena tutta la sua rabbia ed invidia contro l’umanità destinata a prendere il posto dal quale egli è stato allontanato a causa della sua insubordinazione alla Volontà di Dio. Si serve soprattutto di coloro che, forse ingenuamente e inconsapevolmente, identificano erroneamente i mezzi per raggiungere una falsa felicità terrena e con essi illudono chi li sente e chi li vede, cercando con ogni mezzo (soprattutto con gli strumenti della comunicazione sociale!) di farne convinti proseliti.
I veri profeti, per tornare a noi, parlano di Dio e dei suoi programmi, i falsi profeti combattono, (ripeto, alcuni forse senza rendersene conto del tutto!), combattono Dio offrendo a buon mercato veleni dolcificati ma pericolosi.
“Chi ha orecchi per intendere, intenda”.
Don Adelio Cola