SPIRITUALITÁ di mons. Giovanni Battista Chiaradia

...coniugare la parola Dio con i segni dei tempi

14/10/2012

In un’epoca sottoposta all’impero delle nuove tecnologie, dove predomina la cultura dell’effimero e la mitizzazione del presente, non mancano segni di risveglio religioso. Temi come solidarietà, volontariato, pace, tolleranza, rispetto della vita sono più ricorrenti oggi che nel passato.

Il silenzio, la contemplazione sono valori in voga non solo nell’ambito religioso, ma anche in quello culturale nella preoccupazione ecologica e cosmica: in questi casi la parola “spiritualità” ha un ampio significato estremamente vitale, ricco e complesso, non più riservato al Cristianesimo, ma universale, capace di creare armonia nel creato e dare il senso di trascendenza nella persona.

In questi casi, non proprio religiosi, la parola spiritualità indica la sfera razionale volitiva dell’uomo in quanto è, per definizione, spirituale rispetto alla sfera esclusivamente razionale e biologico-materiale.

Il termine spirituale ha invaso anche il mondo di coloro che si dichiarano agnostici, oppure atei. Anche nella società secolarizzata si possono rintracciare forme religiose non sempre esplicite e tematizzate, ma tutt’altro che prive di interesse per una analisi del fenomeno spirituale.

Ne segue che ci si deve esprimere al plurale: spiritualità come insieme di procedimenti, atteggiamenti controllabili nella persona per orientare la vita con una realtà superiore.

Il discorso concernente la spiritualità cristiana ha un vocabolario assai vario, molto complesso e delicato. La parola “spiritualità” evoca qualcosa di immateriale, di vitalistico, fatto di immaginazioni, simbologie, metafore e specialmente silenzi. Talora soprattutto di “stranezze” ed anche di isterismi.

Per cui si pensa che, trattandosi di una realtà sfuggente, si può interpretare in maniera differente, a seconda della persona. Tutti credono di poter parlare di spiritualità, senza il minimo sospetto di essere incompetenti.

Limitandoci al linguaggio teologico, la parola spiritualità indica l’esistenza cristiana in quanto vita dello spirito che emana dalla vita e dall’insegnamento del Cristo. Per essere concreti, per avere una spiritualità vera è necessario leggere, rileggere la Sacra Scrittura dall’Antico al Nuovo Testamento: una lettura attenta di una mezz’ora al giorno dona alla mente una specifica disciplina che innalza la persona ad una spiritualità che riesce a coniugare la parola di Dio con i segni dei tempi.