I RE MAGI di don Adelio Cola

…epifania del signore…

06/01/2014

Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino”.

1. L’evangelista narra in modo didascalico il viaggio dei misteriosi Magi che vogliono trovare “il re dei Giudei che è nato”.  Leggendo lo scritto di san Luca sembra che la misteriosa stella abbia avuto il privilegio di guidarli “dove si trovava il bambino”. Ma non è così. Infatti l’astro che aveva guidato i saggi scienziati orientali fino a Gerusalemme, sopra la città scomparve, tant’è vero che quando riapparve “essi provarono una grandissima gioia”. L’insegnamento dello scrittore ai suoi lettori arriva quando essi riflettono sul comportamento dei Magi nel periodo di ‘oscurità’ della stella. Non si arresero allo scoraggiamento, non tornarono ai loro lontani paesi rinunciando alla impossibile ricerca del “Re dei Giudei”. Come fece Erode per fini omicidi, anch’essi “s’informarono presso gli scribi” che conoscevano le profezie del luogo dove doveva nascere. E coronarono lo scopo del lungo viaggio.

- La stella e le sacre scritture furono le due luci che guidarono il cammino dei Magi, i quali ci appaiono come modelli degli autentici cercatori della verità -. (Papa Benedetto XVI)

2. Serve la scienza per “trovare il DIO bambino”?L’evangelista risponde affermativamente, purché essa si mantenga al servizio della ricerca al successo della quale da sola non può guidare. Se fosse sufficiente da sola, la fede sarebbe conquista umana; invece è grazia divina. Raggiungere con (la scienza e) la riflessione sulle creature la conclusione che esiste il Creatore è possibile; credere fino al punto di giocare la vita per la fede nel Dio “bambino”, perseguitato, crocifisso e risorto è possibile soltanto per grazia, che Dio non nega a nessuno di buona volontà.

I greci, già al tempo di san Paolo, cercavano  la sapienza” ma non la raggiunsero. Sentite Gesù:

Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.

Scienza e fede non soltanto non si escludono a vicenda, (o scienza o fede), ma l’una, quando c’è,  esige l’altra per raggiungere la Sapienza Incarnata: scienza più Fede. In verità la prima non è indispensabile per camminare speditamente sulla via della salvezza, tant’è vero che essa è promessa ai “piccoli”. Le strade che conducono a Dio sono infinite, ma attraverso tutte è lui che invita e aiuta i viandanti pellegrini. Alcuni partono da lontano, come i Magi, altri incontrano sul loro cammino Gesù, che li invita a rimanere con lui. Ognuno ha la sua storia, perché la Provvidenza di Dio è senza limiti. Il motivo ci è stato rivelato: Egli vuole la salvezza di tutti.