Il signore in automobile e il Natale

Da un episodio di maleducazione stradale all’intima essenza del Natale

29/12/2000

L'antivigilia di Natale mi trovavo in autostrada e raggiungo una macchina in corsia di sorpasso, che va molto più adagio: segnalo più volte per chiedere strada e quello niente.

Dopo varie segnalazioni, quello si mette a correre, distaccandomi; ma arrivato a sorpassare una fila di camion, si rimette ad andare adagio, si che, sorpassata la fila, persiste sulla corsia di sorpasso e gli chiedo di nuovo stra-da.

Questo per alcune volte.

Dopo varie mie insistenti segnalazioni, si mette a correre, finché si perde nel traffico.

Mi sono venuti in mente certi signori, poverini!, tra i 40 e 50 anni, che avendo raggiunto un certo posto sociale (soprattutto per raccomandazioni e non proprio per valore), si credono chi sa chi e ostacolano in qualsiasi modo, anche banale, chi cerca di sorpassarli anche extra carriera, anche solo moralmente o in una discussione, pur avendone ogni diritto.

Ma quello che mi interessa rivelare qui è che quel tale crede d'aver battuto chi voleva sorpassarlo; ma nemmeno avrà pensato che il vero battuto è proprio lui, perché è stato obbligato a correre, quando evidentemente voleva andare adagio, mentre io che lo seguivo sono stato ben contento d'essermene liberato.

Cosa c'entra il Natale?

C'entra, c'entra; e non solo il Natale bensì anche la strage degli Innocenti per il fatto Erode.

Quel tale, infatti, ha avuto un comportamento di stupida e vana superbia, che praticamente ha messo in un certo disagio lui, mentre ha permesso (senza volere) che il suo inseguitore avesse quel che voleva.

Gesù Cristo, ch'era il padrone del mondo (altro che un certo buon posto in carriera!), è nato in una stalla e ha fatto capire la necessità, ma anche l'utilità esistenziale dell'umiltà, che è l'esatto contrario della superbia.

Egli ha insegnato che "i primi saranno ultimi". Erode poi c'entra, perché è della stessa classe di quel signore, certamente in modo assai più delinquenziale; ma è questione di livelli e di quantità, non di qualità: cioè è la superbia; in questo caso, il non volersi far sorpassare da nessuno, per nessun motivo.

E da notare, che non c'é alcun motivo di legittima difesa o cose del genere: superbia pura: proprio l'opposto di quello che Gesù è nato per insegnare.

Forse anche noi, talvolta, siamo come quel signore, e non necessariamente in autostrada

Sempre a disposizione, cordialmente
 
P. Nazareno Taddei sj