Media contro la Chiesa

Ma è vero che esiste un complotto contro la chiesa?

08/04/2001

Il sig. F.G. mi internetta (2 aprile us): "Ieri notte la Bonino al 'Telecamere' di Rai tre; oggi la Laurito a 'Ci vediamo a Raiuno" di Paolo Limiti. Poi gli attacchi contro la Radio Vaticana. Ma allora è tutto un complotto! "

Rispondo: anzitutto, anche questi sono argomenti di "predica", perché la comunicazione di massa incide sempre con maggiore violenza sulla vita dei cristiani.

E i cristiani non sono ancora sufficientemente preparati ad affrontarlo. Questo anche perché - lo dice il Papa nell'enciclica Redemptoris Missio - "Forse è stato un po' trascurato questo areopago: si privilegiano generalmente altri strumenti per l'annunzio evangelico e per la formazione."

Quando poi ci si è preoccupati - come pare che da qualche tempo si cominci a fare - ho l'impressione che spesso si seguano sentieri scientificamente poco corretti : p.e. si bada alle nuove tecniche degli strumenti, anziché alle nuove tecniche della comunicazione, introdotte da quelle nuove tecniche; ci si basa su parametri culturali anziché scientifici.

Si è così tornati ai tempi de LA DOLCE VITA, ma alla rovescia. Alla domanda del sig. F.G.

Complotto? Da qualche tempo sto dicendo che è in atto una campagna contro la Chiesa.

La ragione mi sembra plausibile: la Chiesa (e, in genere, le chiese) è l'unica vera forza mondiale che si oppone al fatto di mettere il dio-denaro al posto del Dio di Abramo e di Gesù.Tale lotta, tra l'altro, mira a creare una mentalità tale che la gente cerchi modelli di vita al di fuori degli impegni morali e sociali umani e cristiani e che consideri questi come cosa ormai sorpassata, che non ha alcun valore.

Si sta rinvigorendo sempre di più un clima di indifferenza circa tutto ciò che riguarda la religione; anzi, gli stessi atti di religione (dal battesimo al matrimonio; le grandi feste come Natale e Pasqua) vengono rivestiti di panni consumistici e profanamente festaioli, sempre più lontani dal vero loro significato.S'è creato un clima, che fa paura. P.e. una volta, si mostrava solidarietà con chi faceva cose belle; oggi si mandano complimenti e solidarietà con chi ammazza mamma e fratellino; una volta, il "peccatore", pur volendo continuare a esserlo, se ne infischiava, ma sapeva di esserlo.

Oggi, il "peccatore" non immagina nemmeno che il suo sia peccato, anzi è convinto che sia bene.

Il peccato? Roba da bigotti.I tre fatti citati dal sig. F.G. sono ciascuno di diversa natura dall'altro. Il primo e il terzo sono atti di accusa fuori posto, perché contro ogni verità e giustizia, contro la Chiesa . Il secondo è un prodotto di quella situazione di indifferenza per i valori della religione

Se siano o non siano momenti programmatici di quella campagna non sono in grado di dire; ma non c'è dubbio che, in qualche modo, coscienti o non coscienti ne facciano parte. Il caso Bonino. Non so se la trasmissione "Telecamere" sia autorizzata a violare la "par condicio".

Comunque, è veramente stupefacente che una donna, la Bonino, - che, pur di parte sbagliata, nel suo incarico europeo aveva fatto cose egregie - dica "per colpa della Chiesa" il caso di quel giovane, che ha dovuto andare in Inghilterra per avere una cura che in Italia non era permessa."Per colpa della Chiesa"? Ma la Chiesa era contraria anche alle leggi sul divorzio e sull'aborto; eppure si sono fatte!Più settarismo di così!

Anche il momento elettorale c'entra poco.

Il caso Limiti. Il 2 aprile, nella trasmissione di Paolo Limiti, Marisa Laurito ha parlato del suo recente matrimonio (civile); ma - in maniera pur simpaticissima, complice anche Limiti - s'è data l'idea che praticamente la sacralità del matrimonio non ha più valore, perché cosa leggera, da divertimento.E questo di fronte a una schiera di ragazzini, che quella volta c'erano (contrariamente al solito), che sono stati anche interpellati, aggravando ancor più l'opera disgregatrice contro il valore sacro del matrimonio.

Eppure, generalmente, le trasmissioni di Limiti sono tra le più pulite, interessanti e anche formative, perché fa conoscere persone e canzoni che hanno fatto una storia di bellezza e di armonia. Il caso antenne della Radio Vaticana.

Si stanno ancor facendo verifiche serie da ambo i lati: ma il ministro Bordon approfitta per gettare discredito sulla Chiesa, minacciando.Intanto, però, si sa che quelle antenne non fanno ammalare di tumore gli adulti e di leucemia i bambini.

Lo afferma testualmente proprio quella ricerca dell'Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, da molti citata per sostenere la falsa accusa: "in sintesi - afferma - l'analisi della mortalità nel periodo 1987-95 non ha evidenziato eccessi di mortalità per tutti i tumori e per le cause tumorali". - "L'analisi dell'incidenza di leucemia infantile evidenzia che nell'area in studio (raggio=10 km) il tasso di incidenza non si discosta da quello osservato nel comune di Roma". (si parla di 8 casi in 13 anni su circa 10 mila bambini).

La ricerca afferma: "ad oggi la cancerogenicita' delle radiofrequenze risulta ben lontana dall'essere dimostrata".

Il rischio massimo si osserva nell'area 0-2 km dalla stazione di Radio Vaticana ed è dovuto ad un solo caso osservato". Gran parte dei mass media hanno fatto ripetere al dott. Carlo Perucci, responsabile della ricerca, il rischio "sei volte maggiore" : ma egli ha dichiarato che gli hanno tagliato una frase fondamentale: "Parlando di un solo caso, il dato non è statisticamente significativo!"Il caso di leucemia, poi, più vicino al Centro trasmittente è in una zona dove le antenne della Radio irradiano da anni emissioni elettromagnetiche inferiori ai livelli più restrittivi stabiliti oggi dalla legge italiana.

Da notare, poi, che proprio nella zona di Santa Maria di Galeria si trovano anche: il principale centro di raccolta di scorie radioattive in Italia dell'Enea (Nucleo di Casaccia) che ha immagazzinati circa 7mila metri cubi di rifiuti radioattivi; un grande elettrodotto; un grande impianto della Marina militare (e due degli otto casi di leucemia infantile sono vicini a questi impianti).

In più il terreno vulcanico della zona emette naturalmente il "radon", sostanza radioattiva.Si sa, infine, che ci sono precisi interessi edilizi, economici e anche politici

.Che sia, allora, proprio tutto zelo per la salute dei cittadini questa serie di bugie e di tanta disinformazione? Sono tre casi che fanno capire quanto il problema della comunicazione di massa sia oggi vitale anche per il cristiano, che deve non lasciarsi riempire la testa di falsità e di spazzatura.

Sempre a disposizione. Cordialmente.
 
P. Nazareno Taddei sj