Il Passio e la politica?

Paragonare Gesù davanti a Pilato con Berlusconi di fronte ai suoi giudici è irriverente? Certo, a meno di non considerare che...

27/03/2002
G.G. mi internetta: "Stamattina (Domenica delle Palme) mi ha fatto impressione che quello che dice di Gesù davanti a Pilato con la gente che vuole Barabba sembra quello che succede oggi contro Berlusconi. E' irriverente o è possibile?"
 
Rispondo volentieri: se Lei mette sullo stesso piano Berlusconi e Gesù (ma non mi pare Lei lo faccia), ovviamente siamo fuori strada. E' vero però che Gesù rappresenta un po' tutti noi, perché per tutti noi egli si è fatto uomo e di tutti noi egli si è fatto fratello; ma siamo in un altro campo di considerazioni.
Qui si tratta - se ho capito bene - di equiparare Gesù e Berlusconi in una particolare vicenda, che è benlontana dall'essere la stessa nell'uno e nell'altro. Lasciamo stare quindi i due protagonisti e consideriamo invece il rapporto tra le due vicende.
 
Sotto quest'altro profilo, fanno certo impressione alcune coincidenze, che si riferiscono ai comportamenti umani, sia dei capi sia delle folle che essi manovrano.
Nel Vangelo di Matteo, questo riferimento è accentuato dal fatto che Gesù non ha più risposto a Pilato, dopo avergli confermato di essere il Re dei Giudei ("Tu lo dici."). Infatti, nel Vangelo di Giovanni (Gio 18, 33-39) il colloquio è assai più lungo e il colloquio con Pilato si interrompe quando Pilato se ne va senza attendere la risposta a "Cos'è la verità?". Pare insomma che all'autore Matteo importi maggiormente rilevare il comportamento degli accusatori contro Gesù e della massa che essi manovrano.
Possiamo considerare dunque questo profilo che non equipara i due protagonisti, bensì i comportamenti di accusatori e di accusato.
Nell'un caso e nell'altro (l'antico e l'attuale), gli accusatori si comportano non portando ragioni di accusa se non le urla della massa, ovviamente strumentalizzata; e l'accusato tace, perché ha un suo piano: Gesù morire in croce, com'è la sua missione; Berlusconi - come aveva detto – non parlare, ma fare.
E anche qui, attenti a non confondere i due personaggi: Gesù aveva una missione divina e non ci è lecito discutere se ha fatto bene o male a realizzarla in quel modo; anche Berlusconi ha una missione, diciamo pure, divina (come Gesù stesso riconosce a Pilato: "Non avresti alcun potere, se non ti fosse stato dato dall'alto!") perché eletto Capo del governo per volontà addirittura della maggioranza assoluta popolare; ma ci è lecito chiederci se il suo comportamento di relativo silenzio e di non reazione autoritaria sia giusto o sbagliato, umanamente parlando; cioè come prudenza o saggezza politiche e sociali. Ce lo possiamo chiedere; ma non possiamo rispondere, perché noi non consociamo come stiano veramente le cose.
Certo stupisce che proprio stasera a "Domenica in", (in quella Rai di cui secondo un'accusa è padrone Berlusconi), un ragazzotto che non certo brilla per cultura, come Tarricone, abbia potuto offendere pur scioccamente gli anziani, come ormai incapaci, il card. Tonini e soprattutto (delitto di lesa maestà) il Presidente Ciampi. E nessuno lo ha zittito. Programmi e conduttori sono ancora ante-berlusconi.
 
Detto questo per quanto riguarda l'accusato, non c'è dubbio circa l'impressionante coincidenza di comportamento tra gli accusatori di allora e quelli di oggi: Pilato non trova in Gesù alcuna causa di condanna e allora s'infuriano e provocano la folla a dire "Crocifiggilo!" Perché?
"Crocifiggilo!"
Proprio ieri, un amico m'ha riferito d'aver sentito uno al bar proclamare:"Vorrei vedere impiccato Berlusconi come quello là!" (Mussolini a piazzale Loreto). Gli ha chiesto: "Perché?"; risposta: "Impiccarlo!" "Ma perché?" "Se lo merita!" "Mi dica almeno una cosa che ha fatto da meritare la morte!" Silenzio sbigottito; dopo qualche istante con un urlo: "Ma vaf.".
Evidentemente strumentalizzato.
Si dirà: "E' un caso! Una rondine non fa primavera!" Già! Il caso che ho citato è uno; ma non è l'unico che si è sentito in tv e per le strade! Ieri era la fatidica giornata della CGIL, organizzata da pacifici contro il terrorismo (pace per la guerra). Questa è la sincerità di certi organizzatori di masse odierne. Anche il giornale dei cattolici lo presenta: "No al terrorismo. No al governo" senza commento.
Pilato s'è lavato le mani; ma è corresponsabile dell'omicidio di Cristo. Chi, oggi, si lava le mani e può essere innocente?
 
Siamo in piena mancanza di verità e di giustizia, non solo nei confronti di un uomo, certo di valore, ma anche non senza qualche limite o difetto, che comunque esercita legittimamente (e non senza evidenti capacità amministrative e organizzative); bensì nei confronti di milioni di cittadini che lo hanno votato coscientemente. Un cristiano deve reagire a questa invidiosa e iniqua lotta per il potere; e lo dico come  sacerdote.
Tra quelli che gridavano crocifiggilo, probabilmente c'erano almeno alcuni di quelli che tre giorni prima avevano gridato osanna. E questa è un'altra coincidenza tra l'ieri e l'oggi in campo politico; e il mio discorso non è politico, ma da cristiano e da cittadino sacerdote.
 
Cordialmente. Sempre a disposizione.
 
P. Nazareno Taddei sj