Predica bene, ma razzola male! - di Don Adelio Cola

Ancora sulle Prediche, e sulla loro utilità

17/11/2007
[Prosegue la riflessione sul tema delle "prediche", iniziata con "La bestemmia, un fatto di cronaca nera" del 20 Ottobre 2007]
 
«Smettila, Mario! Sono stufa di sentirti questa mattina. Non fai altro che ripetere che non ne hai voglia. L’ho capito. Basta adesso. A scuola ci vai lo stesso, anzi ti ci porto io, così sono sicura che non vai in giro». Partono ma arrivano a scuola in ritardo. Il custode all’entrata ha l’ordine di non fare entrare nessuno dopo tre minuti dal campanello d’inizio delle lezioni. La signora lo scongiura di fare entrare in classe Mario, «senò questo monello ne combina qualcuna». Il portinaio dice che ci vuole il permesso del preside (è abituato a chiamare ancora così il dirigente scolastico). «Gli chieda, per piacere. Dica che sono la signora G.L.» E quello va. «Ti raccomando, aspetta che ritorni il bidello; io vado, ho l’appuntamento con la parrucchiera». Eh, sì, Mario aspetta! Subito! Quando l’altro torna, lui è già lontano. E finisce in una sala giochi, che, contrariamente al solito,  questa mattina è aperta. «Sta’ attento, Mario, tua mamma ti vede. Perché non sei a scuola?»  «Come fa a vedermi se è andata…»  «Eccola là, dall’altra parte della strada». Infatti sta passeggiando a braccetto con un uomo. «Ma quello non è mio papà». «Sarà tuo zio». «Non ho zii». «Sarà qualcuno che conosce». «Già!». Mario adesso capisce perché i compagni di scuola dicevano qualche parola sottovoce contro sua madre. «Possibile? …»

Poi il film continua: stavo infatti raccontando un pezzo di film visto alla TV.
Ricordo la finale: Mario non accetta più rimproveri e prediche da sua madre, anzi ha il coraggio di rinfacciarle che le sue prediche non le vuole più sentire.
È il caso in cui il predicatore, per Mario la predicatora, non si merita di essere ascoltata, perché lei per prima non mette in pratica le cose giuste che suggerisce al figlio.

Torniamo a noi. Se chi ascolta le prediche dei preti, aspetta che tutti i preti facciano e facciano bene quello che predicano ai fedeli ai quali si rivolgono, gli ascoltatori non metteranno mai in pratica i loro insegnamenti.
Per gli adulti, perciò, valgono le parole rivolte da Gesù alla gente nei riguardi dei maestri di religione del suo tempo: «Fate quello che vi insegnano e non fate quello che essi fanno».
Le parole del Maestro Gesù valgono anche per i ragazzi. Ma la responsabilità degli adulti, in particolare dei genitori, deve arrivare a rendersi conto che le loro prediche ai figli sono quasi inutili, se essi per primi non danno il buon esempio di quello che pretendono.
Volete un esempio di predica quasi inutile? «Oggi è domenica, Mario, vai a messa». Ma essi non ci vanno.   (DON ADELIO COLA)