Gesù con Marta e Maria - di Don Adelio Cola

Fate come potete, ma almeno ogni tanto...

17/07/2010
«Marta, Marta...».
Era la padrona di casa, mai con la mani in mano, sempre affaccendata. Maria, almeno quel giorno in cui Gesù, come racconta l’evangelista Luca, rimase ospite in casa delle due sorelle, si dimostra invece di carattere contemplativo.
È molto interessante un particolare del racconto. Il fatto avvenne «mentre Gesù era in cammino con i suoi discepoli».
Luca ha chiarito fin dall’inizio del suo vangelo che il Maestro aveva come meta del suo viaggio Gerusalemme. Secondo l’uso del tempo, i discepoli che lo seguono sono «suoi» anche perché vivono giorno e notte insieme con lui. Ascoltano le sue parole, sono testimoni delle sue azioni, assistono ai suoi miracoli. Gli stanno sempre al fianco. Il motivo è che dovrebbero così imparare le sue lezioni di vita, «dovrebbero», ma in realtà capivano quello che potevano! Anzitutto non si rendevano conto dell’identità divina del loro maestro. Vivevano con lui, ma... chi era veramente quel Gesù che li aveva invitati a seguirlo e a stare con lui? Qualche sprazzo di intuizione c’era stato. Pietro, ad esempio, quando gli dice «Tu sei il Cristo, il messia»; quando lo prega di allontanarsi da lui «perché è peccatore». Oppure suo fratello Andrea quando gli confida d’«aver trovato il messia».  Sprazzi di luce folgoravano ogni tanto i discepoli. Ma soltanto dopo la risurrezione e dopo d’aver ricevuto lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste, essi si resero conto bene che Gesù era, anzi «è», perché è ancora vivo!, il Figlio del Padre, «Dio vero da Dio Vero».
Il brano di vangelo di oggi fa cenno a tre personaggi, Gesù con Marta e Maria. Ma in realtà, l’aveva detto sopra san Luca, c’erano, come sempre del resto, anche i dodici (per il momento sono ancora in dodici!).
Ma che ci facevano i discepoli nel nostro caso?
Nulla, come molte altre volte. Raramente avevano avuto incarichi affidati loro dal Maestro: distribuire pane e pesce moltiplicato, recarsi a due a due nei villaggi vicini a ripetere quello che avevano ascoltato da lui, tentare, anche senza riuscirci!, di esorcizzare qualche invasato...
Ma qui, in casa delle due sorelle, delle quali una si lamenta d’aver troppo da fare e d’essere rimasta sola perché l’altra è lì che ascolta il maestro e non le dà una mano con tutto quello che c’è da preparare... per tanta gente! I dodici si comportano come alunni di scuola, seduti o in piedi guardano con interesse, ascoltano con attenzione, anche loro forse si meravigliano del rimprovero a Marta, che si affanna «preoccupandosi di troppe cose!» - Ma, Gesù, pensa forse qualcuno, sii gentile. Lo fa per noi!. Appena entrati in casa sua, «si mise subito a preparare per loro», e cioè per noi!-
Eppure il Maestro loda la sorella di Marta, «seduta ai piedi del Signore ascoltando quello che diceva».
Il maestro stava parlando, dunque stava facendo lezione, «e tu, Marta, era tutta presa dalle sue faccende! Non preoccuparti di troppe cose! Una cosa sola è necessaria! Maria ha scelto la parte migliore».
Quello che non potranno più dimenticare i dodici, è la conclusione della lezione del Maestro: la parte di Maria «nessuno gliela porterà via».
Pietro e colleghi, avete inteso? Non fate troppe cose che non durano! Fate quello che potete e meglio che potete, MA, almeno ogni tanto!, fate come Maria.
Anche questa lezione fa parte del programma svolto per voi dal Maestro Gesù.
 
Don Adelio Cola