MADRE DI DIO di mons. Giovanni Battista Chiaradia

…riflettiamo…

01/01/2014

La liturgia dedica il primo giorno dell’anno a Maria, la mamma di Gesù, simbolo di una maternità intatta, casta, illibata, una presenza al massimo della femminilità.

Il credente pensa, riflette, prega. Il non credente è indifferente, a volte ironizza. Parlando della Madre di Gesù ho pensato subito alla preghiera dell’Ave Maria là dove recita: “Tu sei benedetta tra tutte le donne”.

Ecco la donna al centro della famiglia, colei che dona il tono giusto dell’insieme, dell’impegno quotidiano, del dialogo.

La “Salve Regina…Vita, dolcezza, speranza nostra”.

Le tre basi della giornata: vita nel senso di una vitalità senza ostacolo; dolcezza nel dire e nel fare; speranza nella proiezione verso il futuro, sempre più nuovo, inedito, forte e sereno.

Poeti, scrittori, conoscitori dei tempi discutono tra loro per trovare una immagine della donna che punti in alto.

Il Vangelo ci presenta una immagine della femminilità che è stupenda. Basta leggerlo, rileggerlo con attenzione: l’annuncio della maternità di Maria, il colloquio con la cugina Elisabetta, l’esplosione regale del Magnificat, la signorilità nello squallore del presepe, il dolce e deciso rimprovero a Gesù scappato nel tempio per interrogare i dottori del sacro. Meraviglioso è il suo andare sicuro dietro a Gesù ormai trentenne, impegnato a dire, salvare, insegnare fino alla sofferenza del Calvario, dove Lei resta fino all’ultimo respiro del Figlio, imperterrita di fronte all’ira degli aguzzini, ferma, immobile ai piedi della croce, sicura che il figlio vivrà sempre nella storia.

Lei è immacolata. Non riusciremo mai a far rivivere questo termine, questo vocabolo nella sua realtà:però la civiltà ci impone di metterci in quella strada in cui “essere immacolati” vuol dire essere rispettosi di ogni regola di vita imposta proprio dalla natura. Ecco cosa è la vera civiltà: essere senza colpa, senza macchia nel corpo e nell’anima.

Lei è consapevole che il ruolo di Madre è condurre il proprio figlio al massimo del servizio per la salvezza del mondo.