CONFONDERE IL BENE CON IL MALE… di don Adelio Cola

…Vuoi o no il tuo bene, quello vero che durerà eternamente?...

21/09/2014

“Amico, non posso fare delle mie cose quello che voglio?” È Gesù che si rivolge a me e io non posso che rispondere: -Sì, tu delle tue cose puoi fare quello che vuoi!-

MA tra la teoria e la pratica in mezzo c’è…non il mare ma la mia vita! Il Signore me l’ha data: è lui dunque il padrone. Mi ha creato libero: sembra, dunque, che di essa io possa fare quello che piace a me. Il ragionamento non convince, perché la mia libertà è condizionata dai suoi dieci comandamenti. E allora, come posso ritenermi libero, se devo fare o non fare quello che Egli vuole o non vuole? La mia libertà corrisponde, allora, a quella d’un bambino di sei anni, che è costretto ad ubbidire ai genitori! È libero per modo di dire! Non è libero di giocare col fuoco, di attraversare la strada da solo, di ripetere le parolacce degli adulti! È vero che i genitori gli permettono o gli vietano quello che per lui è bene o male, ma chi comanda e gli impedisce di fare quello che vuole sono loro!

La differenza tra il bambino e me adulto consiste nel fatto che il primo non è in grado di distinguere il bene e il male, io sì. Di fronte a me, però, ci sono pericoli e ostacoli che compromettono il mio giudizio morale sulle mie libere scelte morali. Spesso tali condizionamenti sono dentro di me, istintivi. Mi annebbiano la vista interiore e rischio di confondere il bene con il male e viceversa. Ad esempio, che male c’è a vivere in modo da raggiungere il successo, come vedo che fanno tanti altri? L’aspirazione è positiva e il risultato può migliorare le condizioni di vita mia e della mia famiglia. Dove sono, allora, i possibili pericoli e ostacoli di scelta giusta o sbagliata? Dove sta la possibilità di confusione, di nebbia per vedere il bene o il male della decisione che voglio prendere? Sta nel MODO e nei mezzi che voglio usare per raggiungere il successo. Dio sapeva che, creandomi libero, mi sarei imbattuto in tali circostanze e allora mi propose,  affinché nelle situazioni pericolose o dubbie potessi scegliere bene, la sapienza dei dieci comandamenti. Egli mi dice, come farebbe un genitore con il suo bambino: -Fa questo e non fare quest’altro, perché questo ti fa bene e quest’altro ti fa male-. Non è vero, dice il bambino, che quello mi fa male! È il modo per ottenere ciò  che voglio! -Sì, ma io ti ho creato, mi ricorda Dio che mi vuol bene, per unirti alla mia eterna felicità dopo la tua vita terrena, e, SE VUOI, queste sono le dieci regole da osservare per ottenerla. Te le ‘ordino’ per il tuo bene. Ma sei libero e io non voglio violentare la tua libera volontà. Sei adulto, puoi ragionare e valutare i rischi ai quali puoi andare incontro: Vuoi o no il tuo bene, quello vero che durerà eternamente?- 

La mia risposta è la mia condotta di vita. I miei istinti e condizionamenti, che mi spingono a comportarmi in modo opposto a quello che mi converrebbe, sono la mia debolezza, che sarà sostenuta dalla grazia che Dio non nega a chi gliela chiede con umile perseveranza. Don Adelio Cola