Credere o non credere?

Sull'onda di una fortunata trasmissione televisiva in quattro puntate realizzata da Sergio Zavoli, l'autore chiarisce il concetto e il significato di fede oggi

15/01/1996

E' il fortunato titolo delle quattro trasmissioni di Sergio Zavoli dei mesi scorsi. Ma che cosa vuol dire? Quante volte mi sono sentito dire: "Vorrei poter credere!", in Dio, naturalmente; "Magari avessi la fede!"; "Vorrei aver la fede che ha lei!".

Direi che é tutta gente che la fede ce l'ha, ma non si accorge di averla, oppure non sa come usarla.

Non sentite dietro quelle frasi la paura di credere o la paura di non credere? Sempre convinzione, comunque, che ci sia qualcosa o qualcuno che, se gli si crede, si può aver aiuto e, se non gli si crede, non c'e' molto da sperare. Non facciamo confusione tra credere e fede in senso umano e credere e fede in senso religioso, come ha fatto qualcuno ("credere, obbedire, combattere") pensando di potersi mettere "lui" al posto di Dio...! Credere in senso religioso è aver fiducia che Dio c'é e ci vuol bene. Non e' supporre che Dio sia una specie di nostro supermercato personale, dove vai, scegli, prendi e paghi; dove il pagare e' dire qualche preghiera, magari codificata in un certo numero di Ave Maria o di Padre nostro! Credere in Dio e aver fede in Lui (e quindi nella vita) è ben qualcosa di più. Tra il resto, è anche "non credere" troppo agli uomini, che in qualche modo si mettono al posto di Dio con i soldi, con la politica disonesta, anche col ricorso al diavolo.

Non dimentichiamo che la vera fede è un dono di Dio. Egli lo dà a tutti, ma non a chi lo rifiuta; anzi bisogna in qualche modo meritarlo. Se uno crede di poter fare e decidere tutto lui, può anche darsi che il buon Dio gli dica: "Arrangiati!" e allora sono guai; ma non e' colpa di Dio! Dio, caso mai, avrà misericordia e ci aiuterà ad accorgerci di quanto siamo sciocchi. Ecco dove va spesso il frutto di certe preghiere che ci sembra che Dio non abbia ascoltato: proprio nell'aiuto ad accorgerci e a metterci nella giusta dimensione. E vi par poco?

Caso mai, scrivetemi. Vi saluto! P. Taddei sj

PS. Una ragazza ventenne, dopo la mia lettera sul diavolo, m'ha scritto una lettera alquanto spiritosa, chiedendomi di risponderle presto. Ma s'e' firmata: "Devils "somebody@somewere". In tutto Internet, ovviamente, non ho trovato quell'indirizzo. Quindi, se le interessa una mia risposta, si faccia viva in maniera meno... spiritosa.

P. Nazareno Taddei sj