Gesù Bambino

Il ricordo sia pure meraviglioso della nascita di Gesù e della Sua presenza reale tutti i giorni nella Santa Messa

25/12/1997

E' nato Gesù bambino.Sì: duemila anni fa. E' solo un ricordo; un magnifico ricordo; ma niente più che un ricordo. Invece il Gesù vero viene realmente, fisicamente, seppure col suo Corpo mistico, a ogni Messa.

Ma quanti sono quelli che preferiscono la celebrazione di una Messa alla festa del Natale e che considerano la Messa di Natale più Messa che "Natale"? Forse solo perché capita una volta all'anno e non tutti i giorni? o forse perché il consumismo, cioè la finzione egoistica e interessata, la vince sulla realtà?

Ma c'è qualcos'altro da dire. Il Gesù di Betlemme è nato in maniera straordinaria, per opera dello Spirito Santo, senza il contributo del partner umano. Solo Lui. Con tutti i sistemi recenti d'inseminazione artificiale, ci può essere anche il rischio di intendere male quel contributo, divino, cioè non secondo la fede.

Direi: sciogliamo subito il dubbio! L'inseminazione artificiale è prodotto di uomini che, con la scienza, hanno scoperto delle leggi di natura, prima ignote. Invece, l'incarnazione di Gesù nel grembo di Maria è prodotto direttamente divino. E chi lo dice? la storia, ma soprattutto la fede. Già! quella stessa fede che, quando non c'è o è troppo fiacca, fa preferire il Natale all'Eucarestia.

Dobbiamo allora trascurare il Natale? No, certamente; ma la realtà vale di più del semplice ricordo.

Teniamo, allora, tutte le cose al proprio posto. Altrettanto, dobbiamo allora disprezzare la scienza? No, tutt'altro! Ma non confondiamo il prodotto della scienza con l'uso anche cattivo che se ne può fare. Pensiamo anche solo alla bomba di Hiroshima· allora, aboliamo gli studi e i prodotti della scienza atomica? Sciocchezza!

L'uomo un po' alla volta sta scoprendo le forze della natura; ma Dio le ha create per il bene dell'uomo, non per la sua infelicità o per la sua sofferenza. Ed è l'uomo che, sotto la spinta della tendenza del peccato originale (l'orgoglio) e del diavolo - l'"inimicus hominis" (il nemico dell'uomo, perché nemico di Dio) - usa male delle forze della natura e delle scoperte scientifiche che permettono di dominarle o almeno di usarle.

Ma il ricordo del Natale ci suggerisce qualcos'altro ancora. Benché nato per intervento straordinario di Dio, il bambino Gesù e un bambino, tenero e vezzoso, come tutti gli altri bambini del mondo: ha fame, freddo, caldo, è fragile.

Ma, diciamo anche, che spesso i nostri bambini - oggi soprattutto - sono indifesi o difesi male, anche da genitori che credono di amare il proprio, per˜ confondono l'amore col dare benessere materiale o addirittura egoisticamente col loro trastullo.

Ancora. Cosa si fa oggi dei e con e per i bambini? Ci sono sposi che non riescono ad averne e sono disposti a tutto pur di averne uno, anche in adozione. Ed è senz'altro amore, grande, grandissimo! Ma, per contro, ci sono madri o genitori snaturati, che lasciano il neonato nel cassettone della spazzatura.

Poveri disgraziati! Dio sapeva che ci sarebbero stati simili obbrobri e, nella S. Scrittura, aveva messo le mani avanti: "Io vi amo come una madre ama il proprio figlio unico; ma anche se una madre lo abbandonasse, io non vi abbandonerò" Cosa c'entra? Beh, direi: diciamo pur grazie a Dio che ci è padre e madre, anche se noi non sempre lo sentiamo come tale. Ma ancora una volta è la fede che ci occorre.

E la fede è un dono di Dio. Per avere questo dono è necessario anzitutto non rifiutarlo quando ci viene offerto; ma è necessario anche chiederlo, quando ci accorgiamo di avere una fede troppo scarsa.

E ancora: c'è chi abusa dei bambini: in tante maniere; dalla mamma che lo considera egoisticamente un oggetto di godimento, allo sfruttatore, ai pedofili. E a proposito di pedofilia, credo di dover dire che se ne parla troppo.

Anzitutto diciamo subito che i recenti provvedimenti adottati dal Ministero per le scuole non serviranno a molto; probabilmente otterranno il contrario. Non è con l'educazione sessuale (magari fosse vera educazione, ma ben raramente lo è!) che si risolve il problema; ma con una vera - e metodologicamente corretta, sulle basi del "cosa-come-perché" - educazione alla fede e alla religione; il che vuol dire: educazione alla dignità umana.

In secondo luogo, questo gran parlare di pedofilia soprattutto in tv (che, tra il resto, ha la caratteristica della sollecitazione all'imitazione) mi fa venire in mente i tempi in cui è stata introdotta la droga anche in Italia. Non c'era ancora, ma si cominciava già a fare un gran parlarne contro, anche nelle scuole, oltre che in televisione.

La cosa mi insospettì (in America m'ero fatto qualche idea) e cercai di saperne qualcosa di più: venni a sapere che la prima grossa partita di droga era in viaggio per l'Italia; ma l'alto ufficiale dei Servizi Segreti che aveva scoperto e denunciato (ai superiori) il fatto venne sospeso dal suo incarico. Anche la pedofilia è un business. Il mio sospetto di oggi è perfettamente analogo a quello di allora.

Così, anche questo Natale ci fa pensare. Pensieri non sempre lieti, anzi piuttosto tristi, se non li accogliamo con l'intelligenza e con la fede necessarie.

Ma noi, cosa c'entriamo? Con questa fede nel Gesù Bambino storico ed eucaristico, si può aprire e si apre di fatto la speranza, a condizione però che sentiamo in noi la spinta della carità: cioè fare quello che possiamo, non solo con lamentele o con visioni formalistiche, bensì con apertura di mente e con intelligenza; superando per quanto è possibile le nostre spinte egoistiche. Avere idee chiare, per poter agire con saggezza.

E il buon bambino Gesù, nell'Eucarestia, saprà fare anche miracoli per aiutarci nel bene. Dobbiamo crederlo.

Sempre a disposizione. Cordialmente

 

P. Nazareno Taddei sj