Bestemmiare acqua pura...

La bestemmia: origini, significato e... assoluta mancanza di senso logico

10/10/1999

Il sig. (o sig.ra) M.A. mi internetta: "AugurandoLe una serena riflessione, La invito a rivedere le sue teorie [circa la bestemmia], a mio parere eccessivamente radicali. Si ricordi tra l'altro che ciò che i Sacri Testi chiamano "bestemmia" corrisponde a quella che oggi chiameremmo "eresia" (negare la triplice natura di Dio, ad esempio, come Ariani e Monofisiti all'epoca di Giustiniano)." E spiega: "Bestemmiare in Dio ha SEMPRE senso, secondo me: - se credente, perché si insulta (a torto o a ragione) Colui che si crede responsabile dei propri mali; - se NON credenti, perché tanto non si offende nessuno."E ancora: "quale atto liberatorio e catartico, latrice di forte carica goliardica ed iconoclasta, non dovrebbe essere condannata." Mi accenna poi a due brani musicali di un gruppo vocale-strumentale romano, "sicuramente significativo di certa parte dell'universo giovanile italiano contemporaneo". A. M. non mi chiede una risposta, bensì mi invita - quasi mi esorta - a rivedere le mie teorie.

Tuttavia gli rispondo che sarei anche disposto a rivedere le mie teorie, se però mi si presentassero argomenti validi, che qui mi pare proprio non ci siano.

Quel msg, però, mi sembra interessante per i suoi contenuti; e quindi ne faccio oggetto di questa mia predica.

Prendo punto per punto.

a) Anzitutto il significato delle parole; e partiamo pure dal vocabolario. "Bestemmia - dice il Vocabolario del Devoto/Oli - è espressione ingiuriosa contro Dio e i Santi o le cose sante." Invece: "Eresia è dottrina che si oppone direttamente e contraddittoriamente a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa Cattolica".

La parola bestemmia in greco è "blasphemia", usata già da Platone, quattro secoli prima di Cristo; deriva da "mlas" (vano, infelice) e "femì" (affermazione) e significa "azione dell'ingiuriare una persona", ben più grave della calunnia personale.

La parola è stata usata nel senso, che è anche l'attuale (v. vocabolario), ben prima del tempo delle eresie: 56 volte solo nel Nuovo Testamento. Da aggiungere che le bestemmie si distinguono in "ereticali" e "non ereticali"; quindi non tutte le bestemmie sono eresia, né tutte le eresie sono bestemmia.

Ma "bestemmia" ha sempre voluto dire " bestemmia" ed "eresia" "eresia", con buona pace di Giustiniano.

b) La bestemmia poi - dice M.A. - "ha sempre SENSO". L'argomento non convince per quanto riguarda i credenti, perché la bestemmia è offesa e non solo lamentela; tant'è vero che la stessa morale cattolica sa ben distinguere tra chi bestemmia in preda a un improvviso sentimento di reazione o per abitudine, da chi bestemmia proprio per bestemmiare.

Non convince per quanto riguarda i non credenti, perché non è affatto vero che la bestemmia non offenda nessuno: offende anzitutto Dio, il quale esiste anche se uno non ci crede (è un po' come chi è cieco: non ha la sensazione del colore, ma il colore c'è anche se lui non lo vede) e quindi chi bestemmia offende (fa male) a se stesso; offende poi tutti quelli che credono (e sono i più nell'umanità), i quali hanno il diritto di non sentire ingiuriato l'oggetto e signore della propria fede. c) la bestemmia come "atto liberatorio e catartico, latrice di forte carica goliardica ed iconoclasta" resta pur sempre bestemmia - offesa di Dio - e quindi condannabile.

Ma non è nemmeno vero che sia "atto liberatorio e catartico", se non per una mentalità "goliardica", appunto, ma nel senso peggiore; cioè di quelli che credono di potere e di sapere tutto, solo perché stanno entrando all'Università (cioè… ignorantelli, bisognosi di imparare). d) Non conosco i due brani musicali citati, ma la musica che oggi va per la maggiore tra i giovani è significativa solo d'una grave mancanza di gusto, frutto a sua volta della schiavitù mentale indotta dai mass media, dove spesso il diavolo si trova ben a suo agio nel confondere le idee. Purtroppo!

E non è nemmeno colpa sempre dei giovani… Comunque quei giovani che si mettono in mostra come latori di novità e di valori e sono invece solo dei poveri illusi e scalcagnati, sono solo una parte di quell'universo. La maggior parte (anche se i mass media non ne parlano), pur presa da gravi problemi, sa resistere in un cammino verso una vita valida e seria.

Sempre a disposizione, cordialmente
 
P. Nazareno Taddei sj