La bimba clonata

Viene affrontato un problema di stratta attualità: la clonazione umana!

08/01/2003
L.Z. mi internetta: «Hanno clonato una bambina. Cosa si può dire della clonazione dell’uomo?»
Rispondo subito che il discorso è semplice; anche se il problema è molto, molto, complesso.
 
Anzitutto: quel «hanno clonato»: non ho seguito molto la faccenda; ma mi chiedo semplicemente: vero o falso? E sto più per il falso che per il vero. A parte che mi pare più una bufala giornalistica che un’informazione, supponiamo pure che da quella certa operazione sia nato un essere che sembra una bambina, ci si può e ci si deve chiedere: quell’essere è una vera bambina, cioè un vero essere umano vale a dire dotato di anima spirituale, o non è piuttosto un semplice essere animale, come una pecora o un maialino o un gatto o un uccellino?
Il problema, infatti, è tutto qui; e così entriamo nel vero problema che L.Z. mi propone.
 
L’essere umano si distingue da tutti gli altri miliardi di esseri animali, per il fatto che è dotato di un’anima intellettiva, quindi spirituale, quindi immortale, quindi creata direttamente da Dio, caso per caso.
L’anima è l’origine della vita vegetativa  o animale o umana, cioè dotata di intelligenza e di libera volontà, qualcosa di tale spiritualità («fatta a immagine e somiglianza dello stesso Dio») che supera le possibilità umane, che sono legate alla matteria (nell’ambito della produzione). Quindi è Dio stesso che «produce dal nulla [della spiritualità e dell’immortalità]» (= crea) i suoi figli.
E’ quello che ho imparato, in tutti i lunghi anni di filosofia e di teologia che ho dovuto frequentare, per essere ammesso al sacerdozio. So bene che gli studi e le ricerche, ma anche le lotte e le con­trad­dizioni sono iniziate nel buio dei secoli e che, anche oggi, molti, medici e antropologi, comun­que studiosi dell’uomo, non accettano o non ammettono o non tengono conto de il valore di quei risultati, partendo generalmente da una mentalità secolaristica o anche ateistica o anche solo credendosene (er­ro­nea­mente) dispensati, convinti che il proprio ambito sia autonomo da quelle scienze; ma io sono convinto della loro autenticità rispetto alla natura del cosmo e anche dell’uomo.
E’ impossibile che l’uomo possa creare un altro uomo, perché anche gli stessi genitori si limitano a creare un essere, destinato a essere umano e quindi tale, non appena fisicamente preparato, da diven­tarlo per infusione dell’anima immortale da parte di Dio. Questo è il Suo piano sull’uomo.
Impossibile dunque la clonazione dell’uomo?
Sembra proprio di dover dire sì.
Ma supponiamo - cosa oggi ancora impossibile a sapersi, perché nell’ipotesi che la bambina di cui si parla esista veramente e non sia solo una bufala giornalistica - che ciò sia realmente avvenuto, i casi sono due: quell’essere o ha o non ha l’anima umana, cioè creata direttamente da Dio, dotata d’intelligenza e di libera volontà.
Se ce l’ha, è uomo (cioè vera bambina) e vuol dire che Dio ha accettato di intervenire in un caso così diverso (per non dire contrario al Suo piano sulla presunta origine dell’uomo; il che pare piuttosto improbabile); se invece non ce l’ha è semplicemente animale, probabilmente, come struttura (non come fisicamente apparente) o scimmia o maiale. Pur, magari, dotato nella forma più alta di istinti animaleschi, tipici dell’uomo; ma animaletto e poi – supposto che non muoia prima – animalone.
E come sarà e come si comporterà? Al massimo, ammaestrato nel modo più vicino all’uomo; ma senza pos­sibilità di comunicazione intellettiva e senza essere, di fatto, creato «a immagine e somiglianza di Dio».
 
Come si vede, il problema è enorme.
 
Ma facciamo un’ultima ipotesi probabilmente irreale. Supposto pure che quell’essere esista realmente, oggi e per qualche anno non potremo dire se è dotato d’intelligenza e di libera volontà, come succede per tutti i bambini, e non solo dotato di istinti pur sviluppatissimi e mirabili.
Bene, supponiamo allora che sia veramente umano: se è così, l’uomo e anche la Chiesa dovranno rivedere alcune loro problematiche di fondo circa l’intervento di Dio nella creazione dell’uomo, restando però sempre vero che Dio è il Creatore, che Cristo è il Suo Verbo e che ci sta completando la manifestazione del Suo piano sull’uomo.
Quale ipotesi probabile? Anzitutto, occorre attendere i fatti, come per la venuta del Messia. Ma poi sembra veramente improbabile, se non assurdo, che Dio abbia permesso all’uomo, e alla Sua Chiesa - certo sinceri nella loro ricerca di Dio stesso e dell’uomo, compiuta poi proprio con quelle meravigliose doti che Egli ha loro donate e confermate da Cristo - di essere, proprio da Lui, praticamente ingannati per secoli.
Sì, si possono fare obiezioni a quest’ultimo ragionamento; ma non so se valga la pena di lasciare la vecchia strada per fole di comunicazione di massa.
 
Sempre a disposizione. Cordialmente
 
P. Nazareno Tadei sj