I santi - di Don Adelio Cola

Dio ci vuole tutti santi: basta che lo vogliamo anche noi.

22/08/2007
“Ogni giorno il suo santo”.
Dove l’ho sentito questo proverbio?… C’è, ad ogni modo. E c’è anche il giorno di tutti i santi, il primo novembre.
Ma che vuol dire l’aggettivo ‘santo’, che noi spesso usiamo anche come sostantivo? Significa ‘separato’, diverso dalla massa; verrebbe quasi da tradurlo con ‘strano’, insolito e quindi raro. Infatti non è che i santi li incontriamo tutti i giorni facendo la spesa al supermarket!
Essi non sono, però, neanche talmente rari come si potrebbe pensare. Anche perché Gesù, il santo per eccellenza, anzi la santità stessa in persona, ha voluto che tutti i suoi fedeli fossero santi, per il motivo che Lui è santo.
 
Ecco il modo di rivelare il Suo pensiero: “Io sono santo e voglio che voi tutti, miei fedeli, siate santi”.
In pratica, quand’è che una persona è santa? Non lo è necessariamente per il fatto di operare miracoli con la potenza di Dio finché è ancora quaggiù in mezzo a noi, ma perché si sforza di vivere come è vissuto Gesù quand’era qui in terra duemila anni fa, vero uomo oltre che vero Dio. Egli faceva sempre la Volontà del Padre: ecco perché è santo.
 
La volontà di fare sempre la Volontà di Dio è per noi talmente eroica che, nella vita reale, non è molto frequente, anzi è rara e rende i santi ‘diversi’ dalle altre persone, tanto da distinguersi in senso positivo nella condotta ordinaria quotidiana.
La radice della santità è il sacramento del battesimo ma lo sviluppo della medesima dipende dalla buona volontà dei fedeli sostenuti dalla grazia Dio.
 
I santi sono ancora in mezzo a noi: e dove si possono trovare? Nelle famiglie, nelle fabbriche, nei campi, al mercato, tra i poveri e i ricchi, tra chi comanda e chi obbedisce, tra chi possiede molto e chi soffre la fame e la sete, tra gli imprenditori e gli operai, tra gli impiegati e gli operatori ecologici, tra i bambini e gli adulti, tra coloro che girano liberamente per le strade e chi soffre in carcere per la mancanza di libertà, tra coloro che godono di buona salute e chi passa mesi e anni in un letto d’ospedale… e l’elenco della rassegna può continuare.
I luoghi della santità sono tutti quelli dove ci sono fedeli che si sforzano di vivere come è vissuto Gesù, Salvatore di coloro che si sono convertiti e di coloro che con la Sua grazia vogliono convertirsi. “Lasciamoci convertire da Dio”.
 
Non so se conosciate le cosiddette ‘litanie dei santi’. La Chiesa in quella preghiera invoca l’intercessione dei santi di tutte le categorie di fedeli e ci esorta a riflettere sulla loro vita virtuosa incoraggiandoci ad imitarli.
Se si sono fatti santi loro, possiamo farlo anche noi; meglio, se Dio ha santificato loro, può santificare anche noi.
Basta che lo vogliamo veramente.