E' morta Eluana - di Don Adelio Cola


09/02/2009
Tutti sono, siamo, d’accordo che la vita non ce la siamo data noi. Non tutti sono d’accordo che essa ha per autore iniziale DIO. Poi ci sono i genitori dei quali Dio ha deciso di servirsi per trasmetterla. Essi però non sono i padroni dei loro figli. Il Signore è soltanto Lui.
Non lo sono altre persone, né private né pubbliche, cioè fornite di autorità nella e/o dalla società. Nessuno può decidere sulla vita d’una persona, perché non ne ha né la proprietà né quindi il diritto.
Quando si può decidere nei casi come quello di Eluana? La domanda è mal posta: quella vera è un’altra. Cosa si può decidere in casi simili? Di toglierle la vita direttamente o indirettamente mai, per i motivi ricordati sopra. Privarla di cibo e di acqua è toglierle la vita? Ecco la domanda, alla quale troppi improvvisatori di risposte si sono sentiti autorizzati a comunicare al pubblico mediatico il proprio giudizio, non soltanto a dire sottovoce la propria umile e timida proposta.
Chi si intende maggiormente di etica per il fatto di conoscere meglio di altri la volontà del Creatore circa le sue creature ragionevoli create a sua immagine e somiglianza, il Papa cioè e coloro che la pensano coerentemente come e con lui, pensano che comportarsi in quel modo costituisca eutanasia, cioè condanna a morte ingiustificata e quindi immorale, cioè contraria alla volontà del Creatore e Signore di Eluana.
Altri la pensano diversamente, partendo da e appoggiandosi a criteri diversi, e talvolta non conformi a quelli che illuminano i giudizi di chi deduce i giudizi dalla conoscenza della volontà di Dio rivelata circa vita e morte delle sue creature ragionevoli.
Io sto con il Papa. Preferisco «sbagliare» con il Papa che indovinare (indovinare?) e aderire a e fare mie le risposte ipoteticamente giuste (giuste?) di chi giudica indipendentemente dalla conoscenza della volontà di Dio rivelata, e da due mila anni studiata e scrutata con competenza aliena da pregiudizi umani, come ha fatto l’autorità legittima della Chiesa Cattolica per mezzo dei più grandi teologi approvati dall’autenticità di chi è destinatario della promessa: Chi ascolta voi, ascolta me.
Don Adelio Cola