Critiche poco documentate alla ''ricchezza'' della Chiesa: come rispondo?

Risponde P. Giuseppe Pirola sj

30/12/2009
«Salve, da un pò di tempo, trovandomi a parlare con amici o conoscenti della mia fede in Cristo e di conseguenza anche nella chiesa cattolica, noto che la cosa che mi viene "rinfacciata" più spesso è che la chiesa cattolica predica bene e razzola male: si parla di Cristo che diceva di lasciare ogni bene e seguirlo ma nella chiesa le ricchezze sono davvero troppe (da quello che internet e gli altri ci vogliono fare capire).
Per comprendere qualcosa in più cercando su internet, purtroppo le informazioni, vere o false che siano, parlano di una chiesa straricca con un miliardo di euro di entrate l'anno, più un altro miliardo di euro di uscite da parte dello stato, per andare incontro ai bisogni della chiesa (dal libro: "perchè non possiamo essere cristiani [meno che mai cattolici]" di Piergiorgio Odifreddi); inoltre in altri libri si parla anche della chiesa implicata in affari politici poco chiari (dal libro "Vaticano s.p.a." di Gianluigi Nuzzi). Cosa c'è di vero? Come posso rispondere?»
 
 
Risponde P. Giuseppe Pirola sj
 
Le critiche di ricchezza alla Chiesa sono vecchie e tornano sempre. Oddifreddi è talmente acido contro il Cristianesimo, che non è credibile. Nuzzi non si occupa, tanto meno accusa di ricchezza la Chiesa, ma di una precisa vicenda storica dello IOR. Il card. Martini mi ha detto però che quel che il giornalista scrive di Lui in alcune pagine è falso. Ma i suoi "amici" non si preoccupano di fare verifiche, avere informazioni certe… e forse non hanno mai letto nessuno dei due volumi citati. Quanto al Vangelo: la scelta volontaria della povertà non è un comandamento ma una proposta del Signore alla libertà umana che riguarda anche i suoi amici. Essa è vissuta dagli ordini religiosi che vivono di libere elemosine. La vita povera di individui e comunità è presente largamente nella Chiesa, intesa come comunità cristiana. Di elemosine e non di tasse vive anche la sua parrocchia, che partecipa alle spese parrocchiali e contribuisce al mantenimento del parroco. Mai andato in Africa a vivere la povertà dei missionari?
Quindi: la critica di ricchezza alla Chiesa è un discorso confuso oltre che polemico. E serve soprattutto a loro come scusa per non convertirsi, quando non serve per dimostrare l'acidità contro la Chiesa (Istituzione, comunità). Il vangelo poi non serve a criticar gli altri ma a convertire sé stessi.
 
Giuseppe Pirola s.j.