PECCATI NEI FILM E ARTE


18/12/2014

Domanda (novembre 2014): Da cattolico praticante mi pongo un dubbio... sono appassionato di cinema ma purtroppo devo constatare che a volte anche nei migliori film di un certo spessore ed importanza, (non film di dubbia qualità o trama), capiti .. qualche bestemmia. Ma mi domando come mai nessun doppiatore si pone lo scrupolo e magari tradurre quelle espressioni peccaminose in altre accettabili? sono proprio necessarie ? Boh.. In passato mi limitavo a recitare mentalmente una giaculatoria riparatrice.. ora con una fede più matura il sentire ciò di disturba assai e mi innervosisce. Il fatto è che se un film è apertamente ed ampiamente negativo ok sono d'accordo meglio evitare.  Ma se si tratta di un buon film che nel suo complesso è positivo non negativo cosa fare?
Per fare un esempio di recente mi è capitato con il famosissimo TITANIC del 1997. È un buon film con una trama basata su fatti tristemente noti e dunque sia storico che romantico .. ma in tre ore di film capita in una scena una bestemmia.
A me il cinema piace ed i bei film li rivedo anche spesso (oltre che per la trama anche per motivi legati ad aspetti tecnici, di fotografia ecc).
Nel caso specifico non trattandosi di un film nel complesso cattivo ho ben pensato chemi posso permettere la fruizione del film anche se in occasione della scena incriminata magari potrei tapparmi le orecchie o meglio silenziare un attimo il volume in rispetto di ns Signore in quanto apprezzo il film per altri contenuti e per il suo valore tecnico, narrativo, e non di certo per dubbie soluzioni di dialogo proposte dal regista.
Sbaglio? Il Signore si offende se insisto nel vedere un film del tipo proposto anche se inquinato da qualche elemento offensivo che non approvo (in questo caso ripeto ciò che mi interessa è il film e non alcune cose che vengono dette o proposte)?
Oppure in rispetto di Ns Signore dovrei essere radicale ed integralista buttando nella spazzatura tutto ciò che contiene la minima ombra di peccato ma ripentendo una specie di falò delle vanità?Ma se dovessi essere cosi integralista in fondo dovrei proprio ritirarmi dal mondo e non vedere o sentire più nulla...»

Risponde don Gigi Di Libero sdb

Rispondo con particolare gioia perché la sua giovanile forza e giusto desiderio di dialogare con la cultura, della società in cui sta vivendo, nella sua espressione cinematografica mi fa ricordare gli anni entusiasmanti della mia giovinezza e della mia vita professionale.
Per essere un buon sacerdote ed educatore salesiano mi sono infatti messo alla scuola di Padre Nazareno Taddei, gesuita, e del suo Centro in cui mi sono formato professionista della comunicazione vissuta nel processo educativo.  Tra le varie tappe ho studiato molto approfonditamente e con grande entusiasmo l’arte cinematografica, conseguendo anche il titolo di critico cinematografico.
La gioia che mi procura è quella di chi ricorda il bello della sua vita e tantissimi anni di lavoro e di studio ora non pratico più tutto questo mondo e la mia vita è impegnata in altro campo.
Grazie di avermi dato l’occasione di questi ricordi non melanconici ma entusiastici di gran parte della mia vita vissuta.
Dunque vorrei rispondere così al suo quesito:
1. Il Signore ha altro da fare che offendersi dei suoi interessi e del suo desiderio di vedere, capire, dialogare, vivere con entusiasmo ed ad occhi aperti. Anzi direi che il Signore le direbbe: bravo servo buono e fedele stai davvero mettendo a frutto i talenti che ti ho affidato perché potessi realizzarti e donarti con bontà e amore alla tua società e a quanti incontri nella tua vita!
2. Non si identifichi mai così subdolamente a quello che vede e sta godendo nel film da perdere la sana coscienza che lei non è il film che vede in nessun modo: chi bestemmia è nel film e non è certo lei che sta vedendolo.
3. Mi riempie di ammirazione la sua sensibilità di credente che sentendo che qualcuno bestemmia Dio, non solo non lo accetta, ma si preoccupa con un affetto (la prego di conservare per tutta la vita) che la spinge a fare qualche gesto di tenerezza nei confronti del suo Signore che ama al di sopra di tutte le cose.
4. Infine la prego di non diventare mai in nessun modo integralista. Il Vangelo non contiene nemmeno l’ombra dell’integralismo. Ne abbiamo fin troppi e fanno solo danni per la perdona umana e per la società intera!
don gigi di libero sdb
gigidilibero@gmail.com