Desidero tanto il matrimonio: ma Dio vuole davvero questo da me?

Risponde P. Giuseppe Pirola sj

22/08/2009
Salve, sono approdata per caso al vostro sito e avrei una domanda, che mi sta molto a cuore, da farvi...
Sono una ragazza di 32 anni e nella  mia vita ho avuto una lunga storia d'amore (durata 8 anni) e finita  bruscamente circa 5 anni fa... Lui mi ha lasciata, ammetto che io  continuo a pensare a questo ragazzo nonostante lui stia per sposarsi...
In questi anni non ho mai smesso di pregare Dio affinché mi donasse un uomo, con il quale potermi consacrare al matrimonio, ma fino ad  oggi ancora nulla, o almeno solo delusioni su delusioni.
Nell'ultimo  periodo sto attraversando un vero e proprio periodo di sconforto perchè ormai ho l'impressione che Dio non ascolti le mie preghiere o meglio continuo a chiedermi se questo mio desiderio corrisponda al Suo volere...
la ringrazio anticipatamente
CHE DIO VI  BENEDICA


Risponde Padre Giuseppe Pirola sj
Fossi lei, non mi preoccuperei del fatto di pensare ancora al suo ex-ragazzo che sta per sposarsi. La solitudine del cuore porta spontaneamente a ricordare. E il Signore sa che cosa c'è nel cuore, specie di chi soffre. Il Signore non ci guarda e non ci vede da fuori; abita nell'intimo del nostro cuore e da lì vede e sente quanto ci accade, là dove siamo più profondamente colpiti e turbati. Mi pare anche che lei accetti, sia pure con vivo dolore, quanto ormai è accaduto, e si chieda due cose: pregare il Signore di trovare un nuovo fidanzato con cui sposarsi? Oppure il fatto di non essere esaudita vuol dire che il Signore vuole da lei qualcosa d'altro dal matrimonio? Questa domanda è troppo importante per avere una risposta immediata, tanto meno da me. E' la domanda di san Paolo, abbattuto da cavallo a terra: che vuoi Signore che io faccia? Che mi sposi o faccia altro?
A questa domanda può risponderle solo il Signore. Riprenda in mano la sua sofferenza, e preghi a lungo, quotidianamente almeno per un mese, una volta per la scelta del matrimonio, una volta per una scelta altra e diversa.
Stia attenta nella preghiera all'ispirazione del Signore, quale delle due domande rivolte al Signore la consola interiormente e quale la lascia sconsolata. E' un primo passo per quella grande preghiera che è il gemere davanti a Dio e con Dio: consolami, Singore, Dio della mia vita... (P. Giuseppe Pirola s.j.)