Curiosità e precetti nel Levitico: sono da osservare?

Risponde Don Gigi Di Libero sdb

31/01/2010
«Nel libro del Levitico trovo scritto che:
- la donna è impura nei sette gg successivi alle mestruazioni: quindi in questi gg non si possono avere rapporti sessuali? - cap.15
- la carne del maiale non può essere mangiata dall'uomo - cap.11
- l'uomo non deve tatuarsi - cap.19
Sinceramente non ne avevo mai sentito parlare. Mi sa dire qualcosa in proposito?»
 
 
Risponde Don Gigi Di Libero
 
I punti che lei ha evidenziato e che non aveva mai conosciuto sono realmente scritti nel libro del Levitico, insieme a una lunga lista di norme e di proibizioni che dovevano fissare, per il buon ebreo, tutte le pratiche e le norme da osservare per essere «puro», cioè fedele all’Alleanza con Dio - fedeltà che si esprimeva anche in leggi e proibizioni da osservare.
Tale «purezza» non era legata al concetto di peccato morale che esprime malvagità e colpa morale ma semplicemente osservanza e fedeltà alle norme dettate da Dio nell’alleanza con il popolo e pertanto rispetto della Santità di Dio e possibilità di avvicinarsi a Dio e pregarlo con sincerità.
In questi comportamenti da osservare venivano anche codificate norme igienico-sanitarie (ovviamente utilissime per la salute pubblica!), tabù e proibizioni ataviche e ancestrali, sempre molto presenti nelle culture antiche, e molte pratiche magiche e scaramantiche che andavano contro la fede in un unico Dio, il Dio dell’alleanza per il popolo ebraico.
 
Circa le mestruazioni (e relativa proibizione dei rapporti sessuali nei sette giorni seguenti): «Presso quasi tutte le società primitive, le “regole” femminili rappresentavano l'impurità più temuta. Esse risvegliano da una parte le emozioni provocate da ogni manifestazione sessuale; dall'altra suscitano angoscia davanti al sangue che cola senza che ciò sia stato voluto. Neanche la periodicità del fenomeno è bastata a farlo considerare un avvenimento della vita “normale”».
 
Circa la proibizione di mangiare carne di maiale: «È vietato cibarsi di certi animali non solo per motivi estetici o igienici, né perché in rapporto con culti idolatrici. La vera ragione pare invece questa: in un lontano passato essi vennero simbolicamente associati (per ragioni divenute, più tardi, sconosciute) a delle potenze minacciose.»
 
Circa i tatuaggi: «Verosimilmente si tratta di pratiche dei popoli vicini con valore rituale o magico. La stessa ragione può pure valere per le incisioni e i tatuaggi».
 
Ma è importante cogliere che queste norme e comportamenti da osservare erano finalizzati a rendersi puri di fronte alla santità di Dio, di cui si aveva sommo rispetto e venerazione, tentando con queste osservanze di rendersene in qualche modo degni.
C’è quindi, dentro le norme e le osservanze, uno sforzo ascetico e spirituale che era veramente l’espressione della religiosità e dell’amore per Dio.
Poi Gesù ci ha liberati da tutte queste osservanze rivelandoci il vero senso della purezza e dell’essere graditi a Dio e rispettosi della sua legge e del suo amore per noi:
"«Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini». Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!». Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l'uomo. Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l'uomo»." (MATTEO, 15, 8-20)
Siamo veramente grati a Gesù e alla sua illuminante e autorevole parola di salvezza!
don gigi di libero sdb