Perché non si può partecipare attivamente alla Messa fuori dai soliti riti?

Risponde P. Giuseppe Pirola sj

01/01/2009
Quest'oggi partecipando alla Santa Messa ho considerato il rito come qualcosa di esteriore, un ripetersi di fasi, di parole, di gesti che non entrano dentro l'anima ma rimangono esterni pronti ad essere scrollati via appena usciti dalla porta della chiesa.
Mi spiego meglio, la partecipazione dei fedeli ed anche del celebrante è molto limitata, e guidata entro rigide formulari e preghiere e canti.
Il Celebrante tuttavia ha la possibilità di esprimere e commentare i passi del Santo Vangelo, ma ai fedeli è concesso solo l'ascolto, ed i dubbi o le proprie riflessioni rimangono dentro senza poter essere esternate. Cosi come non c'è spazio per una preghiera personale all'interno del rito, anzi direi che noi cristiani, proprio per la rigidità del rito, non siamo per niente abituati al colloquio personale con Nostro Signore.
 
Risposta di P. Giuseppe Pirola sj
 
Sulla possibilità di fare domande obiettare ecc. dei fedeli durante la celebrazione della messa, capisce che non è possibile, per non turbare la celebrazione eucaristica come lei la desidera, come momento di preghiera comunitaria, fatta in modo da stimolare e consentire la preghiera personale. Io dopo la messa accetto con gran piacere che i fedeli che lo desiderano mi facciano domande, obbiezioni ecc. come estensione necessaria della cura che il sacerdote deve avere della sua comunità per riuscire a condividere una fede nella parola di Dio che è e deve essere comune. Le omelie partecipate, come le chiamano, non mi persuadono, perchè per esperienza non favoriscono lo scopo che le ho detto. In una assemblea può succedere ed è successo di tutto.
Condivido perfettamente la sua idea circa la celebrazione della preghiera comunitaria della santa messa, che stimoli e consenta la preghiera personale, anziché cadere in una gestualità rituale priva di ogni senso. Ma questo è il risultato di una educazione comunitaria che non si può improvvisare. Una volta, con la messa in latino, le mamme e le nonne dicevano… il rosario ciascuna per conto suo durante la messa. Liturgicamente non era corretto. Ma l'idea, se va corretta, non va eliminata ma sostituita con un’altra iniziativa. Non mancano modelli di silenzio, di preghiera recitata insieme e meditata personalmente, distribuiti in vari momenti della messa, preparati prima della Messa. Purtroppo però non mi rimane che darle un povero consiglio: provi a parlarne al suo parroco.
P. Giuseppe Pirola sj