Masturbazione, i filtri a internet non bastano: come fare?

Risponde Don Gigi Di Libero sdb

08/01/2010
«Ho circa 30 anni, sono fervente cattolico, partecipo alla vita parrocchiale, alla mensa dei poveri, prego spesso ma da tanto tempo mi trovo a confrontarmi con un peccato che mi ossessiona: la masturbazione e la pornografia su internet. Ogni qualvolta commetto atti impuri mi sento avvilito e vivo profondi momeni di angoscia e tristezza perchè riconosco di non esser stato leale nei confronti del Signore. Ho provato a fuggire le tentazioni cedendo un PC (ne avevo due) e in quello rimasto ho installato filtri anti-porno... non so se questa sia stata la soluzione più giusta, ma mi è sembrato il primo passo da fare. Vado spesso a confessarmi ed ho un mio padre spirituale  ma dopo un periodo di buoni propositi, in qualche modo ricado in tentazione aggirando spesso le barriere. Comprendo che non sia facile darmi una risposta o un suggerimento, molti sacerdoti ci hanno provato. Non vi è costante un'ossessione nei miei comportamenti, dipende dai periodi. Aggiungo che vivo in solitudine e questo certo non mi aiuta; ho inoltre affrontato e combattutto una dura malattia (che ogni tanto ancora si ripresenta). Sento che ci sono giorni in cui ho più forza nel resistere di altri. Cosa faccio se cedo continuamente a questo peccato? Non riesco a trovare delle soluzioni mi sento profondamente peccatore. Vi ringrazio anticipatamente, vi stimo molto»!
 
 
Risponde Don Gigi Di Libero
 
Mi sento in difficoltà a risponderle per il fatto che io credo fermamente che non si guarisce meglio e più in fretta moltiplicando i consulti medici e collezionando ricette e consigli di vari e più o meno illustri medici.
Basta uno che ci conosca bene e che con paziente misericordia, del tipo di quella del Padre infinitamente misericordioso, ci accolga, ci consoli… medichi le nostre ferite e ci accompagni nel lungo e faticoso cammino di conversione.
Un cammino lunghissimo e che, come la via crucis del Signore, è fatto di tante cadute ripetute. Ma deve essere percorso fino in fondo e con paziente umiltà: per giungere alla morte-risurrezione finale dove impareremo che non siamo noi che vinciamo i nostri peccati (masturbazione, pulsioni erotiche, fantasie pornografiche che prima ci esaltano e poi ci lasciano vuoti, prostrati e umiliati) ma è il Signore Gesù che ci salva e ci guarisce da loro trasformandoci con il fuoco del suo amore che ci fa finalmente e realmente gente innamorata che sa amare perché si dona totalmente.
Comunque le accenno due o tre cose che mi paiono importanti lasciando le decisioni quotidiane da prendere al suo padre spirituale e soprattutto alla sua decisione coraggiosa e fedele (costante nel tempo e nel rialzarsi senza false umiliazioni).
1. Continui la sua vita di intenso cristianesimo soprattutto vissuto nel donare se stesso e il proprio tempo all’amore e alla solidarietà: senza eccessivi sensi di colpa e false umiliazioni, sapendo che il demonio gioca spesso la carta del farci sentire talmente ripugnanti da non poter più rialzarci, convertirci e cambiare vita: ormai sei irrecuperabile e repellente e sei irrimediabilmente mio!
È una falsità colossale e una grande bestemmia se riflessa sul cuore di Gesù che ci ama proprio perché peccatori e proprio per questo si è fatto uccidere per noi!
2. Non smetta mai di pregare e di ricominciare a pregare e di continuare a pregare proprio perché peccatore … benché peccatore … da peccatore …. per chiedere il perdono per i suoi peccati e per i peccati di tutti … per implorare la grazia e l’aiuto di Dio senza del quale “non possiamo fare nulla”.
3. Bene la sua decisione di controllo e di igiene mentale, fisiologico, fantasioso, digitale e da PC e internet …
Lei sa che la masturbazione e la pornografia si nutrono di immagini … di fantasie …. di ricordi … di sensazioni che si ripetono e vengono alla coscienza possessivamente rivangando nel nostro passato che non scompare … ma si adagia nel nostro profondo … pronto a risalire a galla alla prima opportunità …
Niente paura: pulire e ripulire e ripulire ancora … praticando una sostanziosa e continua operazione di igiene mentale … della fantasia … e spirituale.
4. Quanto alla malattia, che ritorna, e la sua solitudine (due cose che forse sono legate …) chieda con fede al Signore di non rimanere mai solo interiormente e umanamente (la solitudine non è buona come dice il Creatore ad Adamo) e lavori per uscire da ogni tentazione di egoistica solitudine donando se stesso, la sua vita, il suo tempo e le i suoi beni a chiunque vive accanto a lei e abbia bisogno di un sorriso, di solidarietà e di compagnia.
Avanti con coraggio … l’accompagno con la preghiera.
don gigi di libero sdb