Sessualità tra anziani: è lecita?

Risponde Don Gigi Di Libero sdb

26/12/2009
«Quale sessualità è lecita nella coppia di  anziani sposati e ormai infecondi? Ad es. la reciproca masturbazione è lecita? Grazie della risposta.»
 
Risponde Don Gigi Di Libero
 
Nel sacramento del matrimonio Dio, e pertanto la Chiesa, ha voluto far vivere all’uomo e alla donna la piena comunione generata dall’amore per vivere con pienezza la propria maturità umana nella gioia e nel vicendevole soddisfacimento spirituale, psicologico, di vita e pertanto anche di dialogo e di incontro affettuoso dei corpi che si donano piacere proprio in funzione della piena comunione da raggiungere, da conservare e da vivere.
Legato poi a questo amore di comunione totale, e anche dei corpi e dei sessi, Dio ha posto anche la fondamentale apertura al dono della vita che si verifica nei periodi fecondi e che la coppia deve ricevere sempre con totale apertura come dono di Dio.
La legge fondamentale della sessualità vissuta con correttezza in questo progetto di comunione interpersonale e di dono aperto alla vita è che l’uomo e la donna non si usino mai per soddisfare egoisticamente i propri istinti e per procurarsi piacere in riferimento, più o meno esclusivo, a se stesso.
Questo in genere è il meccanismo peccaminoso della masturbazione e anche di altre pratiche erotiche singole o di coppia che non sono finalizzate alla vicendevole donazione ma all’egoistico soddisfacimento e piacere: l’altro al massimo viene usato come strumento di piacere.
Credo che anche nella vostra veneranda condizione di anziani, non più fecondi, ma pur sempre capaci di amore donato per sentirvi in comunione e per provare insieme il piacere della comunione dei corpi, nei limiti dati dalle forze e dalle condizioni fisiche che avete ancora a disposizione, sia lecito quello che insieme fate nel donarvi l’uno all’atro.
Per vivere la vostra sessualità matrimoniale secondo il progetto di Dio dovete certo escludere quello che non è donazione e comunione vicendevole ma piuttosto ricerca egoistica di piacere, anche se vissuto a due e non da solo.
 
don gigi di libero sdb