NATURALISMO E NUDISMO


11/06/2014

Domanda (maggio 2014): «Informazioni su naturalismo e nudismo visto dal punto di vista Cristiano. Sono giovane, cattolico praticante, che cerca di rapportarsi con Gesù in tutto ciò che fà. Da un pò di tempo è nata in me la voglia di provare il naturismo, di conseguenza il nudismo. Vorrei provare questo contatto diverso con la natura, sapendo di poter incorrere in altre persone nude, e poter essere attratto magari da qualche ragazza. Ma questo succede anche quando si è vestiti, anzi, penso che da vestiti, sia ancora peggio! Non voglio fare ciò per un discorso sessuale, e penso stia a me rendermi conto se il mio scopo è questo... anzi, penso che nel mio essere vergine e a volte bisognoso di conoscere il corpo femminile, potrei portare questa figura al di fuori della mercificazione del corpo stesso, ma in un contesto naturale... sperando di non fare nulla di sbagliato, mi piacerebbe tanto provare...
P.s. penso che di per se l'attrazione per l'individuo dell'altro sesso sia una cosa naturale, se ciò non porta a qualcosa di sbagliato...»

Risponde don Gigi Di Libero sdb

Ho pensato e studiato non poco in questo tempo che mi sono preso prima di risponderle perché, pur non essendo un esperto nel tema delicato e affascinante che lei si pone come esperienza da vivere, credo che possa anch’io offrirle almeno qualche “punto fermo” da meditare e da tenere realmente in ferma considerazione nel fare le sue scelte e le esperienze che sente il desiderio di vivere.
Come sempre è difficile impostare un tema non semplice e necessariamente profondo; ancor più diventa difficoltoso il farlo non con un dialogo personale e diretto ma attraverso strumenti di comunicazione che ci permettono sì di comunicare, ma non di fare insieme una comunicazione totale che nel colloquio interpersonale diretto ci permetterebbe quell’espressione globalmente e in modo variegato “umana”: cosa che a mio modo di vedere aiuta moltissimo!
Pertanto mi permetterò solo di offrirle qualche punto fermo: se non riuscirò a donarle quello di cui ha bisogno e desidera o non riuscirò a farmi capire o ad essere davvero in linea con il suo cuore posso solo offrirle qualche altro “supplemento” in caso lei volesse chiedermi o comunicarmi altro: per questo dopo la mia firma troverà la mia e-mail diretta.
1. Ho letto documentandomi che: “Il naturismo o, più comunemente detto, nudismo è un fenomeno diffuso nei Paesi europei, conta centinaia di associazioni, una decina in Italia riunite nella Federazione Naturista Italiana riconosciuta, con atto pubblico, nel 1997.
La finalità è descritta nella definizione formulata, nel 1974, al 140 Congresso delle Federazioni Naturiste.
«Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell’ambiente.
Il naturismo è un movimento familiare, sano, educativo, naturale»”.
Personalmente, da quello che da anni osservo e studio a livello di pubblicistica, immagini, testi di canzoni, di conferenze, di articoli di riviste e prodotti della cultura digitale in genere, devo dirle che sinceramente ho la netta sensazione di una grande ambiguità di comportamento pratico di esperienze, di avventure e di superficiali e contraddittorie esperienze.
Percepisco spesso quel clima, non certo limpido e sincero, con cui nella nostra società si rende davvero ambiguo e non sempre puro e limpido il sogno-aspirazione di vivere la natura… il nudo come siamo tutti fatti, la sana e “selvaggia” natura in cui potersi immergere, finalmente liberi e semplici, per sentirsi vivi e senza troppe sovrastrutture, menzogne, condizionamenti in cui siamo certamente tutti affogando.
Secondo me tutto questo va visto ad occhi aperti e senza infantilismi e semplicioneria o facili entusiasmi e attrazioni.
Semplicemente per vivere con i piedi per terra e tentare costantemente di non farsi affascinare e imbrogliare da ambiguità e da facilonerie che spesso si pagano care.
2. Sono “straconvinto” dalla mia fede cristiana e da studi teologici, morali e soprattutto biblici non superficiali che spesso non si è corretti con quello che la nostra fede dice del corpo, del sesso, dei sensi e del “mondo sensibile” in cui siamo incarnati e di cui siamo fatti per opera meravigliosa della creazione di un Dio: Lui stesso ha voluto farsi carne per amarci in modo infinito e definitivamente umana!!
Certo Gesù per amare il corpo e il sesso e le forme sensibili-sensuali di cui siamo impastati non ha avuto bisogno di nessuna esperienza di nudismo e di nessuno “ideologia naturalistica” di amplificazioni ed enfatizzazioni di tutto questo stupendo aspetto della nostra umanità.
Nella Bibbia, poi, nei primi capitoli della Genesi che sono un gioiello teologico, morale ed antropologico, secondo la nostra fede, ci sono bene fissate le due esperienze che non possiamo non tenere in seria considerazione:
–  i nostri progenitori «erano nudi e non si vergognavano»,
–  ma dopo la rivendicazione di autonomia rispetto al Creatore, «s’accorsero di essere nudi e si coprirono».
E ancora, anche storicamente è vero che, in diverse epoche e situazioni non marginali e indifferenti, cristiani, sacerdoti e maestri cristiani sono stati contagiati da visioni pessimistiche ed ossessive che non rendono giustizia della bellezza e della santità del corpo, dei sensi, dell’erotismo e dei sessi di cui il Creatore ci ha impastati nella sua meravigliosa opera creatrice.
Anche di questo dobbiamo renderci conto e purificarci con coraggio, saggezza, integrità profondamente e integralmente umana, morale e spirituale.
Queste condanne e pruderie, atterrite e incapaci di sana visione ottimistica di tutta questa nostra realtà profondamente umana, devono essere corrette e non accettate.
3.Infine vorrei offrirle come punto fermo di riflessione che l’aiuti a prendere delle decisioni, che moralmente possiamo accettare, con la dovuta limpidezza, saggezza, scaltrezza e concreto timore di non pensarci al di sopra delle tentazioni e delle miserie, debolezze e peccati con i quali il demonio (tentatore perché subdolo e ingannatore) costantemente ci circuisce.
Le trascrivo questa paginetta del Catechismo della Chiesa Cattolica rivolta ad ogni cristiano per illuminarlo e renderlo cosciente e responsabile delle sue scelte.
2520 Il Battesimo conferisce a colui che lo riceve la grazia della purificazione da tutti i peccati. Ma il battezzato deve continuare a lottare contro la concupiscenza della carne e i desideri disordinati. Con la grazia di Dio giunge alla purezza del cuore:
–        mediante la virtù e il dono della castità, perché la castità permette di amare con un cuore retto e indiviso;
–        mediante la purezza d'intenzione che consiste nel tenere sempre presente il vero fine dell'uomo: con un occhio semplice, il battezzato cerca di trovare e di compiere in tutto la volontà di Dio; (399)
–        mediante la purezza dello sguardo, esteriore ed interiore; mediante la disciplina dei sentimenti e dell'immaginazione; mediante il rifiuto di ogni compiacenza nei pensieri impuri, che inducono ad allontanarsi dalla via dei divini comandamenti: « La vista provoca negli stolti il desiderio » (Sap 15,5);
–        mediante la preghiera:
« Pensavo che la continenza si ottenesse con le proprie forze e delle mie non ero sicuro. A tal segno ero stolto da ignorare che [...] nessuno può essere continente, se tu non lo concedi. E tu l'avresti concesso, se avessi bussato alle tue orecchie col gemito del mio cuore e lanciato in te la mia pena con fede salda ». (400)
2521 La purezza esige il pudore. Esso è una parte integrante della temperanza. Il pudore preserva l'intimità della persona. Consiste nel rifiuto di svelare ciò che deve rimanere nascosto. È ordinato alla castità, di cui esprime la delicatezza. Regola gli sguardi e i gesti in conformità alla dignità delle persone e della loro unione.
2522 Il pudore custodisce il mistero delle persone e del loro amore. Suggerisce la pazienza e la moderazione nella relazione amorosa; richiede che siano rispettate le condizioni del dono e dell'impegno definitivo dell'uomo e della donna tra loro. Il pudore è modestia. Ispira la scelta dell'abbigliamento. Conserva il silenzio o il riserbo là dove traspare il rischio di una curiosità morbosa. Diventa discrezione.
2523 Esiste non soltanto un pudore dei sentimenti, ma anche del corpo. Insorge, per esempio, contro l'esposizione del corpo umano in funzione di una curiosità morbosa in certe pubblicità, o contro la sollecitazione di certi mass-media a spingersi troppo in là nella rivelazione di confidenze intime. Il pudore detta un modo di vivere che consente di resistere alle suggestioni della moda e alle pressioni delle ideologie dominanti.
2524 Le forme che il pudore assume variano da una cultura all'altra. Dovunque, tuttavia, esso appare come il presentimento di una dignità spirituale propria dell'uomo. Nasce con il risveglio della coscienza del soggetto. Insegnare il pudore ai fanciulli e agli adolescenti è risvegliare in essi il rispetto della persona umana.
2525 La purezza cristiana richiede una purificazione dell'ambiente sociale. Esige dai mezzi di comunicazione sociale un'informazione attenta al rispetto e alla moderazione. La purezza del cuore libera  dal diffuso erotismo e tiene lontani dagli spettacoli che favoriscono la curiosità morbosa e l'illusione.
2526 La cosiddetta permissività dei costumi si basa su una erronea concezione della libertà umana. La libertà, per costruirsi, ha bisogno di lasciarsi educare preliminarmente dalla legge morale. È necessario chiedere ai responsabili dell'educazione di impartire alla gioventù un insegnamento rispettoso della verità, delle qualità del cuore e della dignità morale e spirituale dell'uomo.
2527 «La Buona Novella di Cristo rinnova continuamente la vita e la cultura dell'uomo decaduto, combatte e rimuove gli errori e i mali derivanti dalla sempre minacciosa seduzione del peccato. Continuamente purifica ed eleva la moralità dei popoli. Con la ricchezza soprannaturale, feconda come dall'interno, fortifica, completa e restaura in Cristo le qualità dello spirito e le doti di ciascun popolo e di ogni età».
Quello che ho desiderato proporle è un insieme di punti fermi che la aiutino e orientino nel prendere le sue libere decisioni, di cui, come bene lei dice, solo lei dovrà e potrà essere moralmente responsabile.
Le auguro con tutto il cuore che possa fare delle esperienze che la facciano davvero vivere la grandezza della nostra fede e dell’amore di Dio che ci ha Creato e ci ha redento.