CERO PASQUALE


06/04/2013

Domanda (aprile 2013): «Durante la liturgia del Sabato Santo viene benedetto il nuovo cero pasquale. Il cero pasquale usato precedentemente che fine fa ?

Risponde don Gigi Di Libero sdb
La solenne liturgia della Veglia Pasquale dice che il Cero, che rappresenta la presenza di Cristo nella vita della comunità cristiane e di ogni credente, deve essere nuovo perché da Pasqua a Pasqua si realizza un nuovo anno di storia di cui Cristo deve essere l’alfa e l’omega come lo è di tutta la storia passata, presente e futura.
Infatti il cero viene proprio storicizzato incidendovi l’anno 2013!
Nulla dice del segno pasquale dell’anno precedente, che ha finito la sua vita e missione di segno con la fine del passato anno.
Normalmente dai parroci viene fatto opportunamente tagliare in modo da servire come i piccoli ceri che si accendono sull’altare durante le sacre funzioni.
Devo però dirle che in alcune cattedrali i ceri pasquali vengono regalati da veri artisti, ogni anno artisticamente elaborati, tali da essere delle vere piccole opere d’arte.
In questo caso i Ceri pasquali “artistici” vengono conservati ed esposti in mostra per la gioia dei fedeli, dei pellegrini e visitatori della Cattedrale in qualche cappella.
Ricordo di averne visto una bella serie di anni precedenti nella cattedrale di Parma: piccoli gioielli.

gigidilibero@gmail.com