Attraverso Internet continuo a commettere atti impuri anche se sono sposato: potete aiutarmi?

Risponde Don Gigi Di Libero sdb

03/09/2010
Domanda: «Buon giorno mi sono imbattuto sul vostro sito è l'ho trovato molto bello e di aiuto.
Personalmente ho dei problemi con il sesto comandamento e più precisamente con la violazione di questo da solo cercandomi le occasioni, con immagini su internet. Talvolta queste occasioni sono anche contro natura.
Io cerco di lottare molto confessandomi appena possibile per ricominciare, ma poi passato un periodo di tranquillità ricado.
Quando mi confesso dico al sacerdote che ho violato il sesto comandamento da solo cercandomi le occasioni è sufficiente o devo specificare meglio?
Sono un po' amareggiato perché nonostante la lotta che faccio per vincere questa tentazione non ci riesco appieno.
La cosa grave è che sono sposato con figli. Prego ma credo che il Signore voglia qualcosa di più. Grazie.»



Risponde Don Gigi Di Libero sdb
 
Ben volentieri cercherò di esserle di aiuto con qualche mia riflessione e consiglio (che solo lei potrà e dovrà meditare e poi trasformare  in impegni precisi e ripetuti nonostante gli insuccessi e le ricadute che in questo campo sono purtroppo prevedibili e da mettere in conto) e con la preghiera: la metterò tra gli amici che ricordo al Signore nella mia Eucarestia quotidiana!
 
Vorrei partire dalla sua bella espressione: prego ma credo che il Signore voglia qualcosa di più.
È vero e credo di poter interpretare un poco più esplicitamente questa sua intuizione:
Il Signore vuole che lei abbia molto più coraggio nel vedersi in positivo e amato, proprio come Cristo la vede, un figlio del Padre da lui amato teneramente e un fratello che proprio perché in difficoltà e peccatore gli è maggiormente caro e pertanto bisognoso del suo conforto e della sua misericordia che non ci fa mai cadere in stato di depressione e di scoraggiamento.
Lo scoraggiamento e la bassa stima di farcela sono una implicita offesa alla potenza del Signore, a cui lei si affida per vincere il male che sente in sé, e, dicono i maestri di spirito, sono proprio una fondamentale tentazione del demonio con cui ci vuole tenere schiavi del male facendocelo percepire come invincibile e facendoci vedere noi come ormai condannati a non uscirne più: è una menzogna schiavizzante che bisogna rifiutare positivamente e con coraggiosa fedeltà.
Il Signore vuole che lei continui a pregare intensamente per farlo partecipe della sua lotta e per affidarsi a Lui che può tutto anche la sua conversione di fronte a queste debolezze che la disabilitano e che lei giustamente rifiuta.
Il Signore vuole che lei lotti per purificare queste visioni distorte anche se allettanti e seducenti della sessualità per viverla davvero come relazione d’amore fisica e spirituale con sua moglie e per poterla trasmettere con equilibrio e gioia a sua figlia che cresce e deve trovare nel papà e nella mamma e nel loro amore la giusta educazione a vivere la propria sessualità con gioia e secondo il piano di Dio.
 
Circa la sua amarezza nel constatare, nonostante gli sforzi e i ripetuti tentativi, la sua debolezze in cedimenti e ricadute umilianti, devo dirle che purtroppo questo tipo di tentazioni e di seduzioni nei confronti della sessualità, che riempie il nostro essere ed è pertanto un aspetto di alta sensibilità e attrazione per la nostra natura umana, ha delle manifestazioni che ci fanno davvero umiliare e soffrire:
è  vero la nostra debolezza su questo punti ci fa ricadere e ci umilia … ma ci convince anche che senza di Cristo non ce la faremo mai e quindi ci deve sospingere sempre più ad affidarci a lui
è vero che la sessualità e le sue manifestazioni sono spesso vissute con impulsi forti e compulsivi (a volte addirittura nevroticamente ripetitivi) e questo non ci aiuta per nulla … è come se accadessero dei corto-circuiti che fanno saltare la luce …
è vero che i comportamenti sessuali sono un poco come la droga, creano assuefazione e se ne sente istintivamente l’astinenza e pretendono sempre di più e sempre nuove e più eccitanti manifestazioni … anche se poi non danno quello che promettono e ci lasciano la bocca amara …
Tutto questo lo deve mettere in conto per armarsi di santa pazienza e per esercitarsi nel ricorrere al Signore che vera umiltà che implora da lui forza e coraggio per rialzarsi e ricominciare a lottare con maggior prudenza e con qualche furbizia in più per non farsi trovare impreparati nei momenti di debolezza e di solitudine, quando siamo tentati di andare a ricercare in internet immagini e stimoli di cui poi ci pentiremo ….
 
Vorrei anche ricordarle che la vera lotta contro queste tentazioni si fa non prendendole di punta perché facilmente il demonio le trasforma in ossessioni che ci buttano giù invece di farci risalire in alto: non lotti conto le sue cadute solitarie e nascose ma si sforzi di riempire il suo tempo libero con una maggior dedizione alla carità, al collaborare con iniziative e attività di bene.
Pensi che le sue energie le può davvero donare con maggior frutto a chi soffre e può essere aiutato e sostenuto con il suo aiuto e la sua presenza.
Riempia di amore e di generosa solidarietà la sua vita e immediatamente sarà più forte contro soddisfazioni egoistiche che la deprimono e la umiliano.
La sua stessa mente la occupi con la preoccupazione di donarsi a chi accanto a lei ha bisogno di lei e avrà meno tempo per cedere a fantasie e ricerche umilianti di stimoli falsi e fallaci.
Varrei dirle: per vincere non bisogna lottare contro per difendersi con paura, ma bisogna attaccare con generosità donandosi positivamente alle persone reali e ai bisogni veri che scopriamo attorno a noi.
 
Quanto lei confessa mi pare sufficiente per esprimere il suo peccato, ma personalmente le consiglio di trovare una persona saggia e preparata con cui prima o poi parlare e verificare che queste suo fantasie, anche contro natura (immagino di omosessualità), vengano insieme esaminate e valutate perché non si trasformino mai in fissazioni di tendenza che potrebbero nuocere al suo equilibrio.  Questa è cosa delicata e la si deve affrontare ma con i modi e le persone dovute e con molta prudenza e serenità.
Auguri.