Gesù è il sommo sacerdote perfetto: perché pregare la Madonna o i Santi?

Risponde Don Gigi Di Libero

12/09/2008
Navigando qua e la ho trovato il vostro sito e mi complimento con voi xkè credo sia molto importante dare delle risposte chiare e puntuali sulle domande riguardanti la FEDE e il rapporto con il proprio CREATORE.
Premetto che mi piace molto leggere la Bibbia perchè credo che sia la Parola di Dio e che in essa sia contenuto tutto il necessario per la conoscenza e il rapporto con il nostro Padre....allora leggendo a mi sono soffermata su questo verso in EBREI 7:25: http://www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/GestBibbia.Ricerca?Libro=Ebrei&Capitolo=7#VER_24
E MI SONO POSTA LA SEGUENTE DOMANDA:
"perché pregare altre figure, quando l'Iddio dell'universo ha dato il Suo figlio Gesù che attende le nostre preghiere per ascoltarci e risponderci?"
Grazie... attendo una vostra risposta!
 
 
Risponde Don Gigi Di Libero
 
LETTERA AGLI EBREI 7, 24-26
Gesù invece vive per sempre, e il suo sacerdozio non finisce mai.
Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio. Infatti egli è sempre vivo per pregare Dio a loro favore.
Gesù è proprio il sommo sacerdote di cui avevamo bisogno: è santo, senza peccato, senza difetto, diverso dai peccatori, elevato al di sopra dei cieli.
 
Certamente la Chiesa ha sempre vissuto e insegnato la unicità e centralità assoluta di Gesù Cristo in ogni preghiera che partendo dall’uomo si rivolge a Dio.
Tutto e sempre “per Cristo con Cristo e in Cristo”: senza nessun dubbio od eccezione, nella preghiera di ogni credente e nella preghiera di ogni comunità cristiana e di tutta la Chiesa, ora e sempre.
Ma in questa dolcissima e unica mediazione che ci riempie di speranza e di amore, la Chiesa ci spinge a renderci conto, con stupore e con gioia, che siamo accompagnati dall’intercessione e dalla dolcissima compagnia e testimonianza di Maria e di tutti i Santi e Sante che lo Spirito ha generato, accompagnato e mirabilmente effuso lungo il cammino della Chiesa e dell’umanità tutta.
L’essere in compagnia e poter godere e spiritualmente “approfittare” della testimonianza di tanti compagni di viaggio nulla toglie al nostro unico Salvatore che è il tutto della nostra vita, anzi ci incoraggia e ci fa sentire maggiormente felici di vivere in “famiglia”, sentendoci davvero fratelli e sorelle di Lui, e tutti figli e figlie dell’unico Padre!
Le auguro di godere sempre di questa dolce compagnia di fratelli e sorelle nel fondersi insieme nella preghiera e nell’intercessione dell’unico nostro Salvatore, Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo.
Don Gigi Di Libero sdb